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Le Terme Romane nel Convento dei Carmelitani


Questo edificio termale, ancora in buono stato di conservazione, deve il suo nome al fatto che si trova parzialmente incorporato nell’ex convento di S. Maria dell’Indirizzo, oggi utilizzato come edificio scolastico. A sua volta il convento carmelitano prende il nome dalla chiesa che sorse, secondo la tradizione, nel luogo dove era avvenuto un miracolo. Nel 1610 si recava, per la prima volta a Catania, il viceré di Sicilia Don Pietro Girone, duca di Ossuna, a bordo di una nave spagnola. Una terribile tempesta lo colse mentre si avvicinava alle coste catanesi e, preso dalla disperazione, invocò il nome di Maria; all’improvviso vide un raggio di luce che gli diede "l’indirizzo" da seguire per potere approdare sano e salvo dentro il porto di Catania; quando scese a terra poté verificare che la luce proveniva da un’icona della Madonna del Carmine. Al posto dell’icona, nel 1635, sorse una chiesa che, distrutta dal terremoto del 1693, fu riedificata insieme al convento dei padri carmelitani. Il grande edificio termale che si trovava nelle vicinanze del convento, venne inglobato nella costruzione e (forse anche per questo) si è conservato in ottime condizioni fino ai nostri giorni.

La struttura architettonica e i materiali


Dell’antico edificio termale si conservano circa dieci ambienti chiusi dalle coperture originarie; alcuni gradini conducono a due locali rettangolari, collegati fra di loro; da essi è possibile raggiungere un complesso di vani situati a un livello più basso. Tra tutti questi ambienti il più grande, che mostra alcune aperture di forma rettangolare, ha forma ottagonale ed è coperto a cupola. In basso sono alcune nicchie. Una delle caratteristiche più interessanti di questo monumento è che esso conserva, anche se in modo frammentario, resti di fornaci che servivano per il riscaldamento degli ambienti termali, condotti per la circolazione dell’aria calda e canali per il deflusso delle acque. Le mura sono costituite da un’anima in malta cementizia e un rivestimento in blocchi squadrati di pietra lavica; molto presenti i mattoni che sono stati utilizzati soprattutto nei passaggi ad arco. Per quanto riguarda la cronologia delle varie fasi dell’edificio non vi sono ancora ipotesi molto convincenti; per alcuni studiosi va datato all’età imperiale avanzata. Le terme dell’Indirizzo, insieme alle terme della Rotonda e alle terme Achilliane, sono tra le principali testimonianze della Catania romana e tardo-romana, e sono oggi parte del Parco Archeologico Greco-Romano di Catania.

L’importanza delle terme nell’antica Roma


Le terme erano edifici pubblici comuni a tutte le città dell’antica civiltà romana; servivano per i bagni, ma erano anche luogo di incontri, di lettura e di esercizi per il miglioramento del corpo e dello spirito; esse avevano, pertanto, un rilevante ruolo sociale. Di solito constavano di tre sale fondamentali: il frigidarium (per il bagno freddo), il calidarium (per quello caldo) e il tepidarium (zona intermedia per l’assuefazione dei bagnanti).
 
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