Dono della Regione siciliana alla città per onorare Giovanni Verga, posta nella più grande e moderna piazza di Catania che porta il nome dello scrittore. Opera dello scultore Carmelo Mendola, consegnata solennemente la sera del 25 ottobre 1975 dal capo del governo siciliano Angelo Bonfiglio al sindaco Domenico Magrì. Raffigura il secondo drammatico naufragio della "Provvidenza" descritto nel decimo capitolo del romanzo (nella barca che sta per affondare c'erano il giovane Alessi, che nel monumento non si vede perchè a poppa a reggere il timone sommerso dalle onde, il fratello 'Ntoni e il nonno, il vecchio padron 'Ntoni): nella notte "nera come la sciara... si udiva il vento sibilare nella vela della Provvidenza e la fune che suonava come una corda di chitarra. All'improvviso il vento si mise a fischiare al pari delle macchina della ferrovia, quando esce dal buco del monte, sopra Trezza, e arrivò un'ondata che non si era vista da dove fosse venuta, la quale fece scricchiolare la Provvidenza come un sacco di noci, e la buttò in aria". Il gruppo scultoreo, al centro di una vasca circolare (diametro 13 metri) pesa sette tonnellate, è alto tre metri, nove di lunghezza e cinque di larghezza. La vasca è inserita concentricamente in un'altra dal diametro di 16 metri, l'una e l'altra rivestite di marmo travertino di Tivoli. Quarantasette getti d'acqua, illuminati da ottanta riflettori con luce bianca e dorata, simboleggiano in modo dinamico e suggestivo l'infuriare della tempesta. Il concorso per il monumento a Verga fu bandito dalla Regione nel 1956 ma soltanto 19 anni dopo l'opera giunse a compimento per una lunga serie di traversie, di contrattempi e di remore burocratiche, nonchè per esaurimento del finanziamento iniziale che era stato di 37 milioni. Nel 1972, lo scultore Mendola, pur di vedere realizzata la propria opera, approntò di tasca propria il denaro per la fusione del bozzetto, eseguita in una fonderia specializzata di Napoli. Frattanto, superati i ritardi di ordine economico e tecnico, il Comune, per la parte di sua competenza, provvedeva a far costruire la vasca e gli impianti necessari per l'acqua e la luce. Da Napoli, i quatttro mastodontici pezzi di bronzo che compongono il gruppo della "Provvidenza" giunsero a Catania il 21 giugno 1975 e furono subito sistemati al centro delle due vasche, su un apposito basamento di ferro, e il monumento, la sera del 25 ottobre, ai catanesei che si ammassavano nella piazza per la cerimonia innaugurale, apparve in tutta la sua maestosa e tragica imponenza.