Costruita nel 1612, si salvò dalle rovine del terremoto del 1693 che rase al suolo Catania. Si trova in piazza Alonzo di Benedetto, alla
Pescheria, a fianco della gradinata che vi è alle spalle della
fontana dell'Amenano, racchiusa in un'ampia volta scavata nelle fondamenta dell'ex palazzo dei chierici. "L'acqua che da essa, per sette bocche, scaturiva in getti impetuosi era manco a dirlo del fiume Amenano; era freschissima e limpidissima e fu di uso pubblico: ma quando ci si persuase finalmente che scorrendo sotto l'abitato finisce di essere potabile, il Comune, pur lasciando la fontana come ricordo storico, pensò bene di inibire l'accesso con una robusta cancellata di ferro". La fontana è di marmo pregiato con ornamenti che ricordano i trìglifi del fregio greco. Sulla grande vasca rettangolare nella quale si riversava fino a oltre mezzo secolo fa l'acqua delle sette bocche, c'è una lapide, ormai appena leggibile. Il monumento è stato restaurato a cura dell'amministrazione comunale nel 1978.