Ad angolo tra via Garibaldi e via S. Anna, un palazzo del xviii secolo ospita la casa di Giovanni Verga, che la Regione Siciliana ha trasformato in museo nel 1980. Entrati nella casa, oltre l'ingresso - dov'è la scrivania usata dallo scrittore a Milano - si passa nel salottino e poi nello studio-biblioteca, dove sono conservati oltre 2000 volumi. Di fronte al balcone è il leggio dove si dice che il Verga scrivesse stando in piedi, mentre sulle librerie è un suo ritratto, opera di Amedeo Bianchi. Le altre stanze, raccolgono cimeli, ritratti degli avi e fotografie. L'autore de "I Malavoglia" trascorse qui l'ultimo amaro periodo della sua vita "vestito di nero, col bastone tra le ginocchia, sempre in silenzio".