In piazza Vincenzo Bellini (detta anche "del Teatro Massimo", che è denominazione più diffusa che non "Bellini"), Fu inaugurato, con la Norma di Bellini, la sera del 31 maggio 1890.
La sua storia cominciò nel 1812, quando il Decurionato di Catania approvò un progetto dell'architetto maltese Zahra Buda e diede il via ai lavori; i quali però, poco dopo, vennero interrotti e i fondi stornati e destinati alla costruzione di un molo, a difesa dei pirati algerini, che a quel tempo infestavano lo Jonio. (Quel teatro si doveva chiamare "Maria Teresa").
Passarono cinquant'anni e si bandirono per un progetto pubblici concorsi, cui nessuno volle partecipare. I lavori cominciarono finalmente a opera di un'impresa edile privata, la Coco e Marchese; mancati a questa i fondi, nel 1874 proseguì i lavori il romano ing. Andrea Scala; nuova interruzione nel 1878, e due anni dopo il comune riscattò per 250.000 lire i lavori già eseguiti e affidò il definitivo progetto all'architetto Carlo Sada (1849-1924); si ricominciò Il teatro è destinato solo alla lirica e ai concerti, ma eccezionalmente ospita anche delle compagnie di prosa (nel 1940 ci furono spettacoli di musica leggera, nel 1951 vi si approntò l'operetta "La vedova allegra", nel 1955 vi danzò prima di ritirarsi dalle scene Josephine Baker, più tardi il jezz vi fu di casa con qualche presenza e comunque sempre di alto livello).
Ritratto in cifre del teatro: 113 palchi su quattro file, 8 "barcacce" di proscenio, un palco centrale per il Capo di Stato, 2.000 posti in totale, apertura del boccascena 14 metri, profondità del palcoscenico 21 metri, impianto d'illuminazione a gas fino al 1929 ed elettrico da questa data, acustica e visibilità ottime.
La volta fu affrescata con "L'apoteosi di Bellini" daErnesto Bellandi, il sipario fu dipinto da Giuseppe Sciuti con una fantasiosa Vittoria dei Catanesi sui Libici, Le decorazioni a stucco sono di Andrea Stella.
Nel 1951 fu collocata nel foyer, la statua di Bellini scolpita da Salvo Giordano.
Il palcoscenico è ampio. Nel dopoguerra, per iniziativa del sovrintendente avv. Gioacchino Di Stefano, è stata tagliata la ribalta, è stato riformato il sottopalcoscenico,riammodernati i camerini degli artisti e delle masse corali.
Anche gli impianti tecnici sono stati rinnovati.
Il 4 aprile 1986, con legge votata all'unanimità dell'Assemblea regionale siciliana, è stato istituito l'"Ente autonomo regionale Teatro Massimo Bellini" allo scopo di risolvere in maniera organica i problemi del teatro dando certezza giuridico amministrativa all'ente teatrale catanese, che era stato escluso dall'elenco degli enti lirici nazionali". Organi dell'ente, dotato di un finanziamento di 35 miliardi, sono il presidente (carica riservata al sindaco della città), il sovrintendente, il consiglio di amministrazione e il collegio dei revisori.
Nel 1991, Roberto Benigni vi gira le scene più divertenti del suo “Jhonny Stecchino”.