Itinerario
La grotta è accessibile da un cancello situato al numero civico 8 della via Calvario a San Giovanni Galermo, frazione del comune di Catania. Per la visita, chiedere la chiave alla Delegazione comunale. Superato il cancello, si scende lungo una scalinata di pietra lavica e si giunge ad uno spiazzo circondato da costruzioni dove si trova l'ingresso della grotta.
Descrizione
Trattasi di un'ampia e regolare galleria, lunga circa 80 m, cui fa seguito una piccola sala. La cavità si sviluppa sotto le case, giungendo fin sotto la chiesa parrocchiale. Il pavimento della galleria è in lieve pendenza, tranne che nel tratto d'ingresso ove appare spianato e in parte colmato artificialmente; a sostegno del terreno riportato esiste un muro a secco alto 1 m. Blocchi di svariate dimensioni formano cumuli che verso il termine della galleria raggiungono l'altezza di un uomo. In diversi punti si osserva che le pareti sono formate da più strati. Vicino all'ingresso, lungo la parete ovest, una grande lamina di lava è disposta verticalmente da soffitto a pavimento; il suo spessore è di 0.5 m e la sua lunghezza è di 6 m. Sulla sommità della parete opposta della galleria si aprono alcuni fori dai quali si può facilmente accedere ad una piccola sala situata ad un livello superiore. Alla fine della galleria principale la volta si abbassa bruscamente formando dal lato ovest una strettoia dal pavimento di sabbia vulcanica che immette in una saletta terminale. Sulle pareti e sulla volta si osservano delle grandi lamine orizzontali che formano delle nicchie sovrapposte. Il pavimento è costiuito da scorie saldate e blocchi con tratti di sabbia. In questa parte della grotta esistono alcune stalattiti in formazione lunghe alcuni centimetri. In tutta la cavità abbondano detriti vegetali e rottami di ogni genere trascinati dalle acque piovane che vengono convogliate dalla strada. In tutta la galleria si verifica un costante percolamento forse dovuto agli scarichi delle abitazioni sovrastanti. In occasione del rilievo topografico vennero rinvenuti frammenti ceramici attribuibili alla cultura di Castelluccio e al periodo bizantino.