Opera dell'architetto Francesco Fichera, progettato nel 1919, avviatane la costruzione nel 1922 sotto l'alta sorveglianza dell'ing. Michele De Petrillo, direttore del genio civile, fu ultimato il 28 ottobre 1929. Il 4 maggio 1930 fu inaugurato da re Vittorio Emanuele III in visita a
Catania. Occupa un'area di 1600 metri quadrati e vi si entra da quattro larghi ingressi. Il piano terreno è destinato al pubblico e allo smistamento del materiale postale. Il primo piano, con una teoria di balconi, è occupato dagli uffici principali e di direzione mentre il secondo piano è riservato al personale impiegatizio. Vi è anche un cantinato utilizzato come economato, deposito materiali e macchinari. L'edificio è in muratura di pietrame; i tremezzi sono in mattoni e i solai e le volte in cemento armato. I paramenti architettonici sono in pietra calcarea avorio e la zoccolatura e le gradinate in lava dell'
Etna. Il prospetto ha un andamento armoniosamente sinuoso sormontato da una ricca cornice.
L'autore adottò una soluzione distributiva diversa rispetto a quella allora tradizionale: invece di porre al centro la zona per il pubblico, la collocò in un'ampia galleria periferica. Procedendo verso l'interno concentricamente si trovano gli sportelli e gli uffici di smistamento che danno su una corte in cui giungono i veicoli postali. Lo stesso Fichera in una relazione tecnica indirizzata al presidente della Provincia così dice:
"Il palazzo, che il sottoscritto ha avuto l'onore di progettare, non è soltanto, per ampiezza, struttura, planimetria, bene appropriato alla sua destinazione, così da assicurare una perfezionata modernità di impianti e una razionale distribuzione di servizi, ma sorgendo nel punto in cui Catania fa maggiore sfoggio di bellezza, dando il fronte a via Etnea che sale dal mare al monte, solenne magnifica, e il fianco alla villa Bellini, verde gioiello che si ingemma di tutti gli splendori e gli incanti tropicali, esso è pur degno di sì privilegiata ubicazione e con l'armonica sua mole aggiunge imponenza e decoro all'estetica dell'insieme".