La fontana detta "di S. Agata" fu eretta nel 1621 ad opera del governatore Francesco Lanario, duca di Carpignano, in via Lanaria. Oggi dedicata al cardinale Dusmet, è addossata al muro esterno dell’ex palazzo del seminario arcivescovile. Regnando Filippo IV di Spagna, don Francesco Lanario e Aragona, duca di Carpignano e capitano d'armi di Catania, decise di far costruire una solida banchina sotto le mura della città, costruite al tempo di Carlo V. La fontanina, che rimase intatta tra le macerie del 1693, ha una vaschetta a forma di conchiglia che l'acqua riempiva uscendo da tre cannaggi, e un busto della Patrona. C'è anche una grande lapida che ricorda la costruzione della banchina. A questa fontanina i catanesi ricollegano il "ratto" del corpo di S. Agata compiuto dal generale bizantino Maniace. Quando costui trafugò le reliquie per portarle in dono all'imperatore si scatenò una violenta tempesta che impedì alle navi di salpare per Costantinopoli. Il corpo della santa venne sbarcato e sistemato nella cappella di S. Giorgio, sulle cui rovine venne eretto poi il Duomo. Il luogo dove sostarono le reliquie si trovava il proprio in prossimità del posto dove c'e' la fontanina.