La Chiesa di S. Francesco d’Assisi è inserita in un complesso conventuale sorto, per singolare contrasto, in un ricco quartiere di mercanti ed artigiani. Costruito fra il 1255 e il 1277 sui resti di una chiesa distrutta nel 1240 da Federico II, l’edificio è stata più volte modificato. Gravemente danneggiata dai bombardamenti dell’ultima guerra, la chiesa è stata restaurata e si presenta oggi con lo splendore che aveva nel Duecento.
La facciata fu restaurata a fine Ottocento da Giuseppe Patricolo: è di gusto tardo-romanico ed è impreziosita da un bel portale gotico-fiorito, sormontato da un ricco rosone. L’interno è a tre navate, con ampie arcate gotiche e copertura a capriate. Nella navata centrale spiccano dieci statue allegoriche di Giacomo Serpotta (1723), che rappresentano le virtù francescane. Spiccano tra le altre la tenera Mansuetudine con l'agnello, la potente Giustizia con la scimitarra sguainata, la severa Modestia che distoglie lo sguardo dallo specchio, e la Teologia, che - con lo svolazzo improvviso della veste - è la più berniniano di tutte. Nella navata di destra, si ammira una magnifica arca rinascimentale e alcune cappelle laterali. Nelle absidi si trovano la sontuosa Cappella dell’Immacolata, tutta a tarsie di marmi policromi, il pregevole Coro ligneo e la Cappella di San Francesco. Un vero gioiello è il portale della Cappella Mastrantonio, opera di Francesco Laurana. Di gran pregio è anche il Tesoro, ricco di tele e di statue lignee del Cinquecento La Chiesa conserva poi un notevole affresco del Novelli, trasportato su tela, S. Francesco e due Santi, e opere del Gagini.