La fontana Pretoria, situata sull'omonima piazza a Palermo, è celebrata come una delle più belle d'Italia.[citazione necessaria] La sua storia ha inizio in Toscana quando Don Pedro de Toledo, padre d’Eleonora e suocero di Cosimo I de' Medici Granduca di Toscana, commissionò agli scultori Francesco Camilliani e Michelangelo Naccherino una fontana per lo splendido giardino della sua villa fiorentina. Morto però l'illustre committente nel 1552, la fontana, grazie alla mediazione di Don Garçia de Toledo, figlio primogenito ed erede di Don Pedro, venne acquistata dal Senato palermitano che pensò di collocarla nella piazza su cui prospetta il Palazzo Pretorio. Per far posto alla monumentale realizzazione, concepita per un luogo aperto, vennero demolite diverse abitazioni. La cura della ricostruzione della fontana "stupendissima" – al dir di Giorgio Vasari – fu affidata a Camillo Camilliani, figlio di Francesco che ultimò i suoi interventi nel 1581.
Dopo un lungo restauro è stata riconsegnata alla città nel dicembre del 2003. Di recente è stata inoltre riattivata la circolazione dell'acqua all'interno della fontana.
La fontana ruota attorno ad un bacino centrale circondato da quattro ponti di scalinate e da un recinto di balaustre. Distribuite all'interno di questa complessa costruzione architettonica raffigurano gli dei dell'Olimpo e i fiumi di Palermo, Oreto, Papireto, Gabriele e Maredolce.Alcune curiosità: la statua del fiume Gabriele rappresentava il fiume toscano Mugnone, famoso nelle novelle di Boccaccio. E ancora i Palermitani chiamano la piazza "Piazza della Vergogna" per le nudità delle statue.