Il "Museo d'arte e archeologia "Ignazio Mormino" è un museo privato di Palermo.
La sede del museo è "Villa Zito", costruita all'inizio del XVIII secolo e progettata dall'architetto Gaspare Scichili, in principio era l'abitazione della famiglia nobile dei Carini, rimase con la sua funzione abitativa soltanto fino alla meta del XIX secolo. In seguito la villa venne rimodernata in stile neoclassico e nel 1906 venne venduta a Francesco Zito, dal quale fu acquistata negli anni '20 dal Banco di Sicilia, che lo utilizzò per i propri uffici.
A partire dal 1958 il Banco di Sicilia manifestò interesse verso l'archeologia siciliana e ristrutturò l'edificio per esporvi materiali concessi in deposito dall'allora competente Ministero della Pubblica Istruzione e provenienti nella quasi totalità da necropoli siciliane; alcuni pezzi furono restaurati a spese del Banco e fu aperta al pubblico l'esposizione. La collezione si espanse in seguito, grazie a vari acquisti fatti dal Banco. Molto interessanti sono le pubblicazioni archeologiche fatte dal Banco nel corso geli anni.
Il museo comprende un'ampia collezione di ceramiche dei secoli XVI, XVII e XVIII, una collezione numismatica, con annessa biblioteca e un'area dedicata alla Filatelia, dove sono presenti antiche stampe risalenti al Regno delle Due Sicilie, carte geografiche, antichi francobolli e piante di città siciliane dal Seicento all'Ottocento.
Presenti anche una fototeca e una biblioteca.