In contrada Altarello di Baida nascono corsi di acqua che hanno la loro origine dal gruppo delle sorgenti del Gabriele. Si tratta di fonti che prendono i nomi arabi di Cuba, Gabriele e Nixio. A valle delle sorgenti del Gabriele, all'interno del fondo Micciulla, sgorgano le sorgenti del corso Gesuitico Alto, cosidetto per distinguerlo dalle acque che
sgorgano nel sottostante fondo della Vignicella.
Il fondo Micciulla aveva originariamente in dotazione ventotto ore acqua dal fiume del Gabriele, nonché un darbo (rigagnolo) continuo d'acqua preteso dal principe di Villafranca. I padri gesuiti, nel 1636, decisero di convogliare quest'acqua nella propria tenuta della Vignicella, ma trovarono l'opposizione del principe di Villafranca che, con l'uso di uomini armati, impedì il proseguimento dei lavori.
Nel secolo scorso, dopo alterne vicende che videro l'intervento del colleggio gesuitico e il passaggio del fondo nel 1789 ad alcuni signorotti, il corso Gesuitico Alto venne rilasciato in concessione al marchese Guccia.
Agli inizi del nostro secolo, in seguito ad una permuta, l'acqua venne affidata al demanio, che nel 1927, la concesse al comune di Palermo, il quale la riunì nel corso del Gabriele per la consegna alla città.
Il Qanat Gesuitico Alto si sviluppa nel sottosuolo del quartiere di Altarello e, in particolare, al di sotto di casa Micciulla, nella via nave e nei territori agricoli circostanti.
Lungo tutto il cunicolo, alto generalmente 1,55 metri e largo 0,60-0,80 metri, si aprono sulla volta, a distanze variabili tra i 20 e i 50 metri, pozzi seriali che consentivano l'accesso al cunicolo per evacuare il materiale estratto e per ventilare l'ipogeo. La pendenza di tali cunicoli varia tra il 4 e il 6 per mille, in tale maniera si evitava l'instaurarsi di fenomeni erosivi.
Il Qanat Gesuitico Alto ha un cunicolo con uno sviluppo percorribile di circa 1100 metri; è un sistema ancora attivo con portata variabile tra 10 litri al secondo in periodo estivo e di oltre 40 litri al secondo nel periodo invernale.
La prima notizia bibliografica dei Qanat risale al 1722 ma le opere cunicolari del Gesuitico Alto sono molo antiche, come dimostrano alcuni rinvenimenti archeologici del XII-XIII secolo e i quattro livelli di cunicoli che compongono il sistema di captazione.
I cunicoli del Gesuitico Alto presentano interessanti ed innovative soluzioni finalizzate ad una migliore captazione delle acqua di falda.
I cunicoli più antichi, oggi non più percorsi dalle acque, sono scavati a 8 metri di profondità dal piano di campagna, mentre quelli più recenti si sviluppano a 16 metri di profondità, e risultano scavati non nelle calcarenite ma nella quarzarenite del Flysch numidico (strati di argilla di composizione variabile).
Numerose sono le sorgenti presenti lungo le pareti dei cunicoli che contribuiscono ad alimentare la portata del Qanat. Il Qanat è stato in parte ampliato ad opera dei gesuiti che erano i proprietari dei vasti fondi sovrastanti.