Uno dei monumenti più importanti del quartiere è il Castello della Favara. Costruito (secondo l'Amari) come residenza di campagna dall'Emiro Giafar (997-1019). Ruggero II (1130-1154) ampliò e trasformò l’edificio, vi aggiunse una cappella ed ingrandì la peschiera artificiale.Originariamente, il castello era circondato da un lago artificiale e da giardini rigogliosi, alimentati dalle acque delle sorgenti (da cui Favara dall'arabo FAWARA= sorgente) del vicino Monte Grifone, che incanalate, sgorgavano dai tre archi ,ancora oggi visibili, nei pressi della chiesa di San Ciro. Ancora oggi rimane traccia delle banchine che delimitavano lo stesso lago; al centro un'isola di forma allungata lo divideva in due. Intorno alla vegetazione lussureggiante, formata da agrumeti e palme, il castello si rispecchiava nelle limpide acque animate da pesci e uccelli esotici.
L'ambiente meglio conservato è la cappella, intitolata a San Filippo. E' a navata unica, attestata su uno stretto santuario triabsidato coperto da una cupoletta coronata da una cimasa a mensole. La costruzione è coperta da volte ogivali, sistema usato in tutti gli altri vani dell'ordine basso del palazzo. La realizzazione fu sicuramente affidata a maestranze di cultura fatimita.