Le vicende della chiesa e del monastero di Santa Maria delle Grazie di Montevergini ebbero inizio con la fondazione, voluta dalla nobildonna Luisa Settimo alla fine del ’400, di una piccola chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie di Montevergini, con corpi annessi destinati al convento di suore dell’ordine francescano di Santa Chiara.
La crescita del numero delle religiose nel monastero richiese l’annessione di alcuni edifici contigui, cosicchè dopo alterne vicende edilizie, nel 1687 iniziò l’edificazione dell’attuale chiesa con i corpi annessi.
L’architetto gesuita Lorenzo Ciprì progettò e diresse i lavori che, alla sua morte, furono continuati, nel 1703, da Andrea Palma.
A lui si devono la concezione della decorazione scultorea della facciata e delle pareti interne della chiesa, e anche il disegno complessivo per i riquadri degli affreschi, eseguiti da Guglielmo Borremans nel 1721.
Nel 1716, su progetto del padre crocifero Giuseppe Mariani, venne realizzato il campanile a destra del prospetto, con cupoletta maiolicata.
Altri interventi furono poi attuati tra la fine del ’700 e metà dell’800; la decorazione della sacrestia e la ricostruzione in forme neoclassiche e di maggiore dimensione del cappellone, su progetto dell’ingegnere regio Luigi Del Frago.
I lavori vennero condotti a termine nel 1802, con gli affreschi monocromatici eseguiti da Giuseppe Velasco, che sostituirono quelli di Antonino Grano (1704).
Con la soppressione degli ordini religiosi, nel luglio 1866, il complesso venne incamerato tra i beni del Demanio statale.
Fu prima trasformato in istituto scolastico di arti e mestieri, detto "degli Artigianelli", poi la chiesa divenne aula di Corte d’Assise, sede della Camera del Lavoro, e più recentemente sede di un’organizzazione sindacale, subendo pesanti riadattamenti in ragione delle diverse esigenze d’uso che di volta in volta si presentavano.
Per decenni l’insieme delle strutture, di proprietà comunale, non sono state più utilizzate, rimanendo nel totale abbandono che ha favorito degrado e furti.
Dopo un restauro conservativo, iniziato nel 1997 terminato nel 2002, il complesso di Montevergini è stato restituito alla
Città nel Luglio 2005 come spazio dedicato al Palermo Teatro Festival.