La Porta Nuova, adiacente al
Palazzo dei Normanni, è stata per secoli il più importante accesso a
Palermo via terra. Da essa partono il Corso Vittorio Emanuele, o Cassaro, la principale arteria cittadina, e, all'esterno, la strada verso
Monreale.
Nel 1535 reduce dalla vittoriosa battaglia di Tunisi Carlo V, entro in città trionfante da questa porta.
Quindi, nel 1583 il viceré Marcantonio Colonna decise che a commemorazione di tale evento fosse abbattuta la porta esistente e ne fosse costruita una più maestosa al suo posto; subì la totale distruzione nel 1667, quando esplose un deposito di polvere da sparo. Nel 1669 l’architetto Gaspare Guercio la ricostruì integralmente e pensò di porre a coronamento dell’edificio una copertura piramidale rivestita da piastrelle policrome maiolicate con l’immagine di un’aquila ad ali spiegate.
Il prospetto rivolto verso la
città ricalca gli schemi classici degli antichi archi di trionfo, mentre quello esterno presenta un’architettura originale e bizzarra dominata dalla presenza spettacolare di quattro telamoni, raffiguranti i Mori sconfitti da Carlo V.