Il teatro Greco in origine (periodo ellenistico) venne trasformato ed ingrandito in epoca romana. L'edificio che possiamo ammirare oggi è infatti quello del II sec. d.C. Il teatro è stato costruito sfruttando la naturale conformazione del terreno: alcuni gradini della cavea sono stati ricavati direttamente dalla roccia, Il teatro greco rispettava i canoni classici, con un'orchestra semicircolare per i musici, i conisti ed i danzatori, I Romani eliminarono le prime file di gradini per trasformare l'orchestra in arena (circolare), più adatta ad ospitare i giochi circensi, ed aggiunsero un corridoio per l'entrata dei gladiatori e delle belve feroci.
Il rosso dei mattoni, il bianco delle colonne marmoree che ancora ornano la scena, l'azzurro intenso del cielo sono i colori dominanti di quest'oasi di pace. Dall'alto della cavea si può ammirare in tutto il suo splendore il bellissimo quadro che si offre alla vista: la maestosa presenza dell'Etna, dalla cima spesso innevata, che digrada dolcemente e sembra quasi congiungersi con il mare che qui lambisce la costa formando deliziose baiette. La magia si ripete costeggiando la parte alta della cavea fino all'estremità sinistra, da cui si riesce ad abbracciare con lo sguardo anche Taormina.
Il teatro, perfettamente funzionante, ha ospitato in passato il premio David di Donatello, una delle più importanti manifestazioni cinematografiche italiane, ed oggi è sede di Taormina Arte, rassegna internazionale di cinema, teatro, balletto e musica sinfonica che si svolge nei mesi estivi.