Sorge in una zona montagnosa interna, posta a 375 metri sopra il livello del mare.
Secondo alcuni filologi il nome del paese deriva dall'arabo Manzil Jussuf, che significa "la masseria di Giuseppe". L'appositivo Melìa proviene invece dal greco e vuol dire frassino. I casali di Mongiuffi e di Melìa rimasero sotto la giurisdizione di Taormina fino al 1643, quando furono ceduti a Giuseppe Barile. In seguito appartennero ad altre famiglie feudali, quali i Corvaja e i Rao.
Tra i monumenti, di notevole rilevanza architettonica sono la chiesa di S. Leonardo, che conserva all'interno un pregevole altare marmoreo del sec. XVI, e i resti di due acquedotti greco-romani.
È interessante sapere che la valle di Mongiuffi Melìa è stata definita la più bella del mondo dallo scrittore francese Roger Peyrefitte nel suo libro "Dal Vesuvio all'Etna".
L'attività economica prevalente è l'agricoltura. I prodotti maggiormente coltivati sono il grano, gli agrumi, i gelsi, la frutta, le olive e l'uva.