Il Palazzo del Seminario dei Chierici si trova sul lato sud della scenografica
piazza Duomo, accanto alla
Cattedrale e difronte al
Palazzo degli Elefanti. Fra i due palazzi, al centro della piazza, è ubicata la
Fontana dell'Elefante.
Fu iniziato nel 1700 da Alonzo Di Benedetto, che operò principalmente nel primo ventennio del secolo, unico architetto catanese sopravvissuto al terremoto. Nel seminario dei Chierici è manifesto il motivo dominante del barocco del Di Benedetto, autentico rappresentante del barocco locale: la lesena ricca di bugne. Il palazzo fu poi ingrandito e completato nel 1757 da Francesco Battaglia, uno dei maggiori architetti catanesi del Settecento. È costruito sui resti delle fortificazioni cinquecentesche e ingloba la porta Uzeda. La seconda elevazione del palazzo fu realizata da Mario Di Stefano (1815 - 1890). Nel 1866 egli prolungò il bugnato a diamante della lesena fino al capitello e disegnò a bugne piene anche i fondi. In periodo fascista. Dopo l'incendio del dirimpettaio palazzo degli elefanti (dicembre 1944) e fino alla sua ricostruzione (dicembre 1952), fu sede degli uffici del sindaco, degli assessori, del Consiglio e del corpo dei vigili urbani. Oggi è sede degli uffici finanziari comunali.
Il palazzo
Il palazzo ha una struttura molto complessa ed è collegato alla Cattedrale tramite un passaggio sopra la
Porta Uzeda. Un tempo proprietà della Chiesa, quando venne costruito, dopo il terribile terremoto del 1693, fu parzialmente realizzato sulle mura di Carlo V. Infatti la Chiesa, nonostante il divieto esplicito del Duca di Camastra, plenipotenziario alla ricostruzione della città, voleva garantirsi il controllo delle mura. Il progetto fu dell'architetto Alonzo di Benedetto. Il prospetto molto bello è realizzato con inserti di bugnato, in pietra bianca d'Ispica, su un intonaco scuro realizzato con sabbia vulcanica. Notevoli i grandi finestroni della facciata con timpano ad omega e le stupende mensole dei balconi del primo piano.