Il Monte Scuderi è una delle cime più alte dei Monti Peloritani (1253 metri); esso domina il mar Jonio elevandosi su
Itala e
Alì a Sud-Est e sulla sorgente della Santissima (territorio di
Fiumedinisi) ad Ovest.
Una piccola sella lo congiunge alla cresta che da Dinnammare va a Monte Poverello e a Monte Cavallo, costituendo con essi il baluardo orientale dei monti Peloritani.
La vetta è pressochè pianeggiante e forma una sorta di grande terrazza naturale alla quale si accede mediante due ingressi siti rispettivamente all'estremità Est e Ovest del pianoro. Dalla cima, condizioni meteo permettendo, si assiste ad uno scenario mozzafiato che va dall'Etna fino ad arrivare a capo Peloro, estremità nord della Sicilia; dal versante Nord-Ovest della vetta si può inoltre scorgere parte della riviera tirrenica della provincia di Messina.
Una piccola curiosità: il Monte Scuderi fino agli anni '50 del '900, prima della diffusione dei freezer nelle abitazioni, era usato come fabbrica naturale di ghiaccio.
Sulla cima, ma anche in alcuni punti lungo il sentiero che vi arriva, si possono notare delle fosse con le pareti rivestite di pietrame a secco, di forma circolare o quadrata, che servivano per raccogliere la neve che cadeva in inverno; questa veniva pestata e compattata in modo da formare una enorme massa di ghiaccio; infine le fosse venivano ricoperte da uno spesso strato di foglie di felce e terra in modo tale da poter conservare il ghiaccio fino ai mesi estivi, quando gli operai specializzati (i così detti "nivaroli") andavano a prelevarlo per poi trasportarlo a valle e venderlo ai bar o a qualche famiglia benestante.