La torre delle Ciavole e simbolo di
Piraino e dell'intero tratto costiero tirrenico.
Edificata ai piedi di una collina, con grossi blocchi di pietra, su uno sperone roccioso, che il mare lambisce, è di base quadrata su tre elevazioni, costituisce un valido esempio del sistema difensivo approntato lungo le coste siciliane intorno al 1500.
La facciata principale, rivolta a sud, e dotata di tre aperture: accanto ad una finestra, c'è ancora la campana che serviva a dare l'allarme. Infatti, la torre era presidiata da quattro soldati che controllavano i vascelli in transito e lanciavano l'allarme in caso d'incursioni piratesche o di bastimenti infestati.
Ad un guardiano e alla principessa Maria la Bella è legata una triste leggenda. La ragazza s'affacciava al balcone del Castello dei Lancia, aspettando l'arrivo del suo spasimante, che giungeva con una piccola barca fino al porto caricatoio, poi si aggrappava alla murata per abbracciare l'amata.
Di giorno, invece, i due comunicavano attraverso un elaborato gioco di specchi. Il fratello di Maria, annebbiato dalla rabbia, decise di eliminare chi aveva osato insidiare la sorella. Si appostò sullo scoglio antistante Brolo (che forse per questo e detto "del pianto" o "ploratu"), finì il giovane guardiano e si liberò del corpo infilandolo in un sacco e facendolo calare a fondo nell'acqua.
La leggenda vuole che Maria la Bella appaia nella notte ai pescatori, augurando loro una buona pesca o richiamandoli in caso di pericolo.
Una versione più prosaica narra che i genitori della ragazza, per l'onta subita, fecero uccidere i due giovani. Secondo altri, invece, intorno alla torre delle Ciavole aleggia lo spirito del cosiddetto Capitano di Piraino, che osò sfidare Ariodemio Barbarossa, un feroce pirata.
La torre, di proprietà privata, è inspiegabilmente e scandalosamente stata abbandonata all'incuria per tanto tempo, con il conseguente crollo di un pezzo di muro d'angolo. Solo di recente, per lo stato di pericolo in cui si trova, la Soprintendenza di Messina ha dato le autorizzazioni per consentire i lavori di restauro e consolidamento e la ditta proprietaria, nelle scorse settimane, ha gia iniziato i lavori.
Ma l'ennesima mareggiata di quest'inverno ha creato forti danni al costone roccioso su cui poggia la torre stessa, causandone forti e gravi problemi di stabilità.
Dopo una serie di sopralluoghi e riunioni pare che la Provincia di Messina abbia deciso finalmente d'intervenire a settembre, nell'ambito degli interventi per il ripristino del litorale eroso, per realizzare una barriera preliminare per difendere lo sperone roccioso dai marosi che provengono da ponente.