Sorge in una zona litoranea collinare, posta a 80 metri sopra il livello del mare. Il nome del paese deriva da quello del feudatario a cui appartenne nel XIII secolo, Gualtiero Marino. L'appositivo invece proviene dal greco Sicaminòs, che vuol dire "gelso" e fa riferimento all'abbondanza di gelsi presenti nella zona in passato. Nel 1212 il feudo fu concesso da Federico II a Gualtiero Marino e nel XVII secolo passò per successione ai Graffeo che mantennero il potere fino al XIX secolo. Tra i monumenti, di notevole rilevanza architettonica risulta la Chiesa Madre di S. Nicola restaurata di recente, che conserva al suo interno pregevoli dipinti del sec. XVIII, il Ponte Vecchio e la Chiesa di San Giuseppe. È interessante sapere che i numerosi gelseti presenti in passato erano utilizzati per alimentare i bachi da seta poiché quella della seta era un'industria tipica della zona. Le attività economiche principali sono l'agricoltura e l'allevamento. I prodotti maggiormente coltivati sono l'uva da mosto, gli agrumi e le olive. È presente inoltre l'allevamento ovino.