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Etna - Crateri del 1928
 
Linguaglossa - Grotta del Porcospino

Itinerario
Da Fornazzo si percorre la carrozzabile per Linguaglossa. 0.5 Km dopo il bivio per Vena e Presa, giunti in contrada Rocca Campana, si imbocca verso monte una carrareccia inizialmente orientata a nordovest. Si percorre questa carrareccia per circa 800 m attraverso campi incolti sino ad un bivio. Si prosegue diritto per altri 800 m a stento transitabili da veicoli sino ad un secondo bivio. Si prende a sinistra e si giunge dopo 20 m ad un antico edificio rustico semidiroccato. L'edificio si trova a monte della carrareccia ed ha davanti a sè una cisterna ed accanto un grande pino. L'imboccatura della grotta si trova 4 m a sud dell'edificio. Si tratta di un foro delle dimensioni di 1 m di larghezza e 30 cm di altezza che passa facilmente inosservato.

Descrizione
La grotta si articola in diversi ambienti situati sullo stesso piano. Si entra strisciando per circa 10 m in un cunicolo di sezione semicircolare con il pavimento costituito da terra con qualche pietra. Il cunicolo sfocia in una saletta alta 1.70 m; anche qui il pavimento è costituito da terra battuta e qualche blocco di pietra isolato. Al centro si osserva una buca rettangolare profonda 0.5 m. Da alcune fratture della volta pendono lunghe radici imperlate da gocce di condensa che creano un curioso effetto di cortine. Dal lato destro della saletta si accede ad un angusto cunicolo in discesa che si estende per circa 30 m. La sua sezione è circolare, il pavimento e le pareti sono di lava irta di piccole punte acuminate, la volta presenta numerose stalattiti da rifusione allineate in file parallele. Dalla saletta si prosegue in una successione di brevi tratti di galleria alternati a piccole sale. Più avanti la cavità presenta una serie di ramificazioni ed ambienti di crollo. Il pavimento è costituito da fango con qualche tratto a superficie unita. Dal lato sudovest si osservano lamine accartocciate a forma di rotolo ai piedi della parete. In tutta la grotta è presente un discreto stillicidio che dà luogo a qualche pozzanghera. La cavità è frequentata da istrici di cui si trovano aculei ed altre tracce; è stata inoltre notata la presenza di pipistrelli isolati ed accumulo di guano nella parte terminale.
 
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