La chiesa del Salvatore, conserva della costruzione originaria tracce di finestre trecentesche e un portale quattrocentesco.
Si entra dal vestibolo, dove sono collocate sculture varie fra cui un gruppo marmoreo dell'Annunciazione di Antonello Gagini (1525), e iscrizioni greche ed ebraiche. Si sale al primo piano: a destra è l'ingresso alla Biblioteca, ricca di oltre 20.000 voluimi, 300 manoscritti del '600 e '700, documenti antichi d'archivio e 10 pregevolissimi incunaboli.
A sinistra si passa al Museo: comprende materiale archeologico, fra cui una testina di Afrodite di marmo, di tipo prassitelico (sec. IV a.C.); bronzetti terracotte puniche e greche, lucernette puniche, greche e romane, vetri romani; fibule e materiale fittile preistorico; monete di Erice,
Segesta,
Mozia e
Selinunte. Inoltre, Crocifisso di Pietro Orlando (sec. XVIII); Maddalena di Andrea Carreca; paramenti sacri ricamati in oro e argento, fra cui una pianeta in oro e corallo; paliotto e oreficerie sacre del '600 e '700, provenienti dal convento delle Benedettine; puteale marmoreo del 1480.