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Etna - Monte Rosso
Etna - Monte Nero 1
Etna - Monte Ponte di Ferro
Etna - Monte Cacciatore
Etna - Rifugio Timparossa
 
Castiglione di Sicilia - Grotta di Illicio

Itinerario
Da Solicchiata, frazione di Castiglione di Sicilia si percorre la SS 120 in direzione di Randazzo sino al Km 196. Da qui si percorre una traversa verso monte per un chilometro e mezzo sino ad incontrare la strada panoramica che congiunge Linguaglossa a Randazzo. Si percorre quest’ultima per mille e cento metri in direzione di Linguaglossa. Sulla destra della strada si diparte una carrareccia in salita che si percorre sino al suo termine dove si trova un edificio rurale con annesso un ovile. Da qui si prosegue a piedi su un sentiero in direzione duecentoquarantanove gradi nord sino a raggiungere due edifici diroccati. L’ingresso della grotta si trova sul bordo nord di una vasta depressione (termine locale: “riconco”), ai piedi della più piccola delle due costruzioni e non è visibile da lontano.

Descrizione
Si tratta di una piccola cavità di scorrimento. Vi si accede strisciando lungo un cunicolo largo un metro e mezzo e alto poco più di cinquanta centimetri. Percorsi circa cinque metri il cunicolo diventa più agibile e la volta si trova circa a ottanta centimetri dal suolo. In tal punto si trova un piccolo disimpegno a pianta quasi circolare dal quale si diramano quattro cunicoli. Il primo, orientato a nordnordest, è impraticabile e sulla volta si notano numerose stalattiti di rifusione. Il secondo, anch’esso impraticabile, è orientato a estnordest. Il terzo, orientato est, è largo ottanta centimetri e alto all’inizio trentacinque centimetri, diventa impraticabile dopo circa due metri. Quasi all’ingresso di questo cunicolo si tovano due teschi di ovini. Il quarto cunicolo, orientato a estsudest, è largo all’inizio circa settanta centimetri e alto circa cinquanta. Dopo circa quattro metri si abbassa risultando impraticabile. Il pavimento della grotta è di lava a superficie unita nel tratto iniziale mentre è di terra e detriti nel resto della cavità. La volta è ornata da numerosi denti di cane e vi si nota una grossa frattura nel tratto più largo. All’ingresso si nota una ricca vegetazione di felci e muschi.
 
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