Torrenova è attraversata dall'autostrada Messina-Palermo (uscite a Rocca di Capri Leone o Sant'Agata di Militello), dalla ferrovia (stazione Sant'Agata di Militello) e dalla strada statale 113 settentrionale sicula (via Nazionale).
Il comune conta 3.691 abitanti e ha una superficie di 1.298 ettari per una densità abitativa di 284 abitanti per chilometro quadrato. Il comune di Torrenova confina: - a Nord la costa del mare Tirreno (dalla spiaggia la vista spazia dalla rocca di Cefalù ad ovest alla vicina Capo d'Orlando ad est. A nord est sono visibili alcune delle isole Eolie: Alicudi, Filicudi, Vulcano e Lipari); - a Sud con San Marco d'Alunzio; - a Ovest con Sant'Agata di Militello; - a Est con la frazione Rocca di Capri Leone e con Capo d'Orlando.
Torrenova ha due frazioni, Zappulla (ad est, verso Messina) e Rosmarino (ad ovest, verso Palermo) e numerose piccole "contrade": Fragale, Pietra di Roma, Scudunì, Piattaforma, Cuba, Serro Marzo, Serro Coniglio, Laganeto, Marina di Torrenova, Cuffari.
Il municipio è situato in via Benedetto Caputo, tel. 0941-785060 fax. 0941-785314.
Il 16 novembre 1984 Torrenova divenne comune autonomo: in precedenza era la frazione del comune di San Marco d'Alunzio. Deve il suo nome alla presenza nella zona di quattro torri militari dislocate in punti strategici ed erette attorno al 1400 per l'avvistamento di pirati provenienti dal mare. Di esse rimane oggi la sola Torre del Gatto, situata in contrada Cuffari, a mezza costa, sulla strada provinciale che in pochi km passa dal livello del mare ai quasi 600 di San Marco.
L'economia del paese è prevalentemente agricola. I prodotti principali sono gli agrumi, gli ortaggi e la frutta. Le industrie tradizionali sono quelle manifatturiere del pesce e delle conserve alimentari: una zona industriale di origine più recente è situata nella contrada Pietra di Roma. Nonostante le potenzialità paesaggistiche, climatiche e naturali, non sono presenti sul territorio comunale strutture turistiche di rilievo.
Tra i monumenti segnaliamo la Chiesa bizantina di San Pietro in Deca e la Porta di Pietra di Roma del sec. XVIII. Nelle vicinanze si trovano diverse ed interessanti zone archeologiche con resti di un ponte medievale (località Valle del Rosmarino), reperti dell'età del rame, resti di una fattoria romana del II-III sec. a.c.e le grotte abitate già in età neolitica, in località Scudunì, a nord della ss113.