Il Castello, edificato dall'Emiro Zabuth,fu di propieta' di Guglielmo II e successivamente del Convento di Monreale; fu adibito anche a carcere.ll primo insediamento saraceno, edificato sulla sommità della collina sulla quale sorge Sambuca, consisteva in un Castello - fortezza da cui si dipanava poi il quartiere saraceno le cosiddette "setti vaneddi" o sette vicoli saraceni, viuzze strette costruite così per favorire la difesa e nello stesso tempo mantenere un clima adeguato.
Del Castello arabo oggi resta solo il belvedere che guarda verso Adragna, Giuliana e i territori di Caltabellotta, un piccolo terrazzo che si affaccia a strapiombo ed una splendida esplanade che con una maestosa scalinata si affaccia sulla piazza Baldi Centellis, che nasconde nelle sue viscere i resti delle carceri e dei camminatoi sotterranei del vecchio Castello. Oggi questi camminatoi non sono fruibili, ma numerose sono le iniziative da parte del Comune per il recupero di questi pezzi di storia.
Il Castello, essendo opera dei musulmani, nel lontano 1500 fu "riarrangiato" da un gruppo di Gesuiti che venne a Sambuca. Al suo posto fecero costruire il Calvario con tre croci, che oggi non ci sono più, a testimonianza della cristianità. Una guglia policroma svetta ancora come campanile della Chiesa dealla Matrice. Parte delle pietre che costituivano il Castello furono utilizzate dai sambucesi di allora per costruire case di civile abitazione che dopo il rimaneggiamento del Castello cominciarono a sorgere nella zona.