Siracusa dal 2005 assieme alla
necropoli rupestre di Pantalica è stata dichiarata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, già definita da Cicerone "la più grande e bella di tutte le città greche."
Il nome Siracusa deriva dal siculo Syraka (abbondanza d'acqua), per la presenza di molti corsi d'acqua e di una zona paludosa. In epoca greca, la città fu anche chiamata Pentàpoli, perché una delle più grandi metropoli del mediterraneo, formata dai cinque grandi quartieri storici: Ortigia, Acradina, Neàpoli, Tiche ed Epipoli.
Geografia
Territorio
La città si sviluppa in parte sul promontorio-isola di Ortigia, e in parte sulla terraferma. La conformazione della costa determina l'ampia insenatura del Porto Grande, cinta a nord dall'isola e a sud dal promontorio del Plemmirio. Il territorio del comune è attraversato dai fiumi Ciane, Anapo e dal canale Mammaiàbica, che sfociano all'interno del
Porto Grande, favorendo la formazione di zone acquitrinose, storicamente chiamate Pantanelli.
Il comune confina a nord con Priolo Gargallo, ad ovest con
Solarino,
Floridia,
Palazzolo Acreide,
Noto e
Canicattini Bagni e a sud con
Noto e
Avola. I confini sono delimitati a nord da contrada Targia; ad ovest da Belvedere, avamposto panoramico; a sud da
Cassibile e Fontane Bianche.
Collegamenti
La città è interessata dal passaggio del tracciato autostradale A18 che collega Siracusa a
Catania e a
Gela. Di questo tracciato esistono tuttavia solo 9 km operativi in direzione di Gela e la variante alla SS 114 con caratteristiche autostradali, in direzione di
Catania; quest'ultima, comunque, deve ancora essere convertita in autostrada. Sono ormai ultimati i lavori di costruzione di un tratto sino a Rosolini della Siracusa-
Gela che attualmente è stata aperta ma solo per occasioni di emergenze, e della Siracusa-Catania, che dovrebbe essere ultimata nei prossimi anni.
Siracusa è una stazione di testa e capolinea ferroviario, con un traffico di treni a lunga percorrenza verso Roma, Torino, Milano e Venezia e treni di interesse regionale verso
Catania,
Messina e
Ragusa,
Gela e
Caltanissetta. Tuttavia la presenza di una linea per lunghi tratti a semplice binario sino a
Messina costringe a tempi di percorrenza ancora troppo lunghi. Verso sud, la ferrovia è a binario singolo e non elettrificata.
Il porto di Siracusa, un tempo vivace nodo di scambi commerciali, ha perso radicalmente importanza dopo il taglio dei collegamenti con Malta, a vantaggio dei porti di
Pozzallo e di
Catania, per tale motivo presto subirà un rivoluzionario processo di cambiamento soprattutto con la costruzione del porto turistico che sarà principale punto di approdo e di attracco di navi crocieristiche e pescherecci. Resta attivo invece lo scambio presso il pontile Panagia, con vasta movimentazione petrolifera.
Da alcuni anni inoltre è in discussione il progetto di apertura di un aeroporto nelle vicinanze di Siracusa, onde dotare l' intero territorio aretuseo di un proprio scalo aeroportuale. Da tempo si è fatta anche strada la realizzazione di una metropolitana di superficie, più volte caldeggiata in passato e attualmente dalla CGIL cittadina, che vorrebbe dare una smossa alla mobilità e ai trasporti urbani che oggi versano in una dilagante crisi che si avrà modo di approfondire in seguito .
Mobilità Urbana
La mobilità urbana è penalizzata dall'assenza d'interesse da parte dei suoi cittadini nel migliorarla, da carenze urbanistiche in fatto di assi viari e di trasporto pubblico urbano. I fondi comunali a sostegno del trasporto sono scarsi e per nulla valorizzati, mancano le corsie preferenziali per i mezzi pubblici e una politica di maggiore severità contro le soste selvagge che bloccano il traffico; a riprova di ciò Siracusa risulta la città d'Italia con la minore velocità media delle vetture con appena 15 km/h, indice appunto di troppi colli di bottiglia.
L'assenza di un "Piano Urbano del Traffico" determina quindi l'assenza di parcheggi di scambio, e un freno all'accesso dei mezzi pesanti negli orari di punta. Tali carenze quindi rendono la circolazione del tutto caotica e disordinata. Tuttavia negli ultimi anni sono stati eliminati alcuni semafori, con la costruzione di rotatorie e nuovi assi viari, a tal proposito spicca il progetto (già finanziato e appaltato) di una nuova strada a scorrimento veloce che collegherà centro e periferia lungo il tracciato, attualmente inutilizzato, della ex linea ferroviaria Siracusa-
Catania.
Il centro storico di Ortigia è stato recentemente pedonalizzato, con l'apertura di nuovi parcheggi, ma mancano adeguati collegamenti tramite bus-navetta. È stato attivato un trasporto marittimo estivo tra Ortigia e la contrada Isola, ma manca un più vasto piano di mobilità verso le zone balneari. Inoltre, nei primi anni del Duemila, la giunta comunale ha varato il nuovo Piano Regolatore Generale che dovrebbe sostenere un miglior sviluppo urbanistico ed economico della città.
Storia
La città di Siracusa in Sicilia fu fondata nell'VIII secolo a.C. da coloni greci provenienti da Corinto. Fu città di primaria importanza nella Sicilia greca. Conquistata dai Romani nel 212 a.C. fu capitale della provincia di Sicilia. Ancora importante sotto il dominio bizantino fu presa dagli Arabi nell'878. Nell'XI secolo fu riconquistata dai Bizantini e passò quindi sotto il dominio dei Normanni. Dopo un breve dominio genovese nel XIII secolo, seguì le vicende di tutta la Sicilia (Regno di Sicilia e Regno delle Due Sicilie prima e Regno d'Italia poi).
Monumenti
L'epoca Greca
La fama di Siracusa è legata alla sua storia greca, quando la polis comandava sui mari insidiando la potenza di cartaginesi e romani. Di quell'epoca restano molte testimonianze, come la famosissima Fonte Aretusa, una fonte d'acqua dolce nel cuore di Ortigia, legata al mito di Aretusa e Alfeo celebrato da tanti poeti e scrittori e l'Acquedotto Galermi.
Nell'area archeologica della Neapolis, l'antico cuore della città si trovano il Teatro greco, dotato di un'eccellente acustica era sede di rappresentazioni oratorie e teatrali, animando la vita politica e culturale della città. Ad oggi esso è il fulcro delle rappresentazioni classiche dell'INDA. Anche l'Orecchio di Dionigi, cavità artificiale ricavata dall'estrazione della pietra, è spesso sede di spettacoli estivi di grande suggestione. A pochi passi si trova anche l'Ara di Ierone un altare monumentale voluto da Gerone II.
La città era anticamente difesa da una cinta muraria che aveva il suo apice nel Castello Eurialo, unico esempio di fortezza greca ancora intatta e mai espugnata, che dominava la città nel punto più avanzato. Per la sua costruzione e per la costruzione degli altri templi di epoca greca furono edificate diverse latomie, di cui la più famosa è la Latomia dei Cappuccini nella quale vennero rinchiusi i soldati prigionieri della guerra con Atene, lasciati morire di fame e stenti.
Siracusa possiede anche alcuni templi parzialmente intatti, di cui il più famoso è il Tempio di Apollo,il più antico della Sicilia e collocato in Ortigia; mentre il Tempio di Zeus detto "rui culonne" (due colonne) perché dell'intera costruzione restano in piedi solo due colonne, risulta essere il secondo tempio più antico della città.
L'epoca romana
L'epoca romana ridimensionò vistosamente la città, quanto a splendore e importanza. Tuttavia restano diverse opere di notevole importanza come, l'Anfiteatro romano usato per le lotte dei gladiatori e gli spettacoli circensi; il Ginnasio romano e l'intricata rete di catacombe dove i primi cristiani difendevano il loro diritto di espressione religiosa.
Siracusa bizantina
Nel 663 l'imperatore Costante II, sovrano di Costantinopoli, per un suo preciso disegno politico che intendeva porre la Sicilia al centro dei suoi domini, elesse Siracusa come propria sede e, conseguentemente al costume tardoantico, la città divenne capitale dell'Impero dei Romani (questa la corretta definizione dell'impero bizantino). Fu, questo, momento fondamentale della storia di Sicilia, in cui Siracusa, sede della corte imperiale, visse un suo grande periodo di splendore. Sappiamo già che Belisario nel 535 era entrato in Siracusa, entusiasticamente applaudito. Costante quindi trovava una popolazione largamente ellenizzata in un sito di eccezionale rilevanza geografica per il controllo del Mediterraneo e 1'intervento militare nelle province vicine. Con Costante II la Sicilia approfondì le sue radici elleniche, essendo avvenuto nell'isola il passaggio dal rito latino al greco. Nel 692 la città divenne capitale del Thema di Sicilia e il 21 maggio 878, dopo più di 50 anni dal primo sbarco e al termine d'un lunghissimo assedio, Siracusa fu conquistata dagli Arabi, che ne massacrarono circa 5.000 abitanti, suscitando nel mondo, bizantino e non solo, uno shock che verrà superato solo nel 1453 con la caduta di Costantinopoli.
Medioevo
Con la caduta dell'Impero Romano si apre il medioevo e ha maggiore impulso il cristianesimo. Siracusa diviene la prima città dell'occidente in cui viene eretta una chiesa, ossia l'odierno Duomo edificato sui resti di un antico tempio greco. Ma sorge anche la Chiesa di San Giovanni alle catacombe, luogo ove san Paolo, apostolo e uno dei quattro evangelisti predicò la fede cristiana, rendendo di fatto Siracusa, insieme all'opera di San Marciano, suo primo vescovo, uno dei primi centri di diffusione del cristianesimo. La città conosce anche l'erezione di una fortificazione voluta da Federico II e posta all'estrema punta di Ortigia, il Castello Maniace.
Da ricordare anche la nascita di altri importanti chiese come quella di San Martino, la Chiesa di San Giovannello, ma soprattutto la Chiesa di Santa Lucia al Sepolcro costruita per contenere le spoglie di Santa Lucia attualmente custodite a Venezia. Oggi ospita il famoso quadro del Caravaggio. Risalgono a quell'epoca anche i grandi palazzi nobiliari: Palazzo Montalto e Palazzo Gargallo, nonché la costruzione del Bagno ebraico (Miqwe) all'interno dell'antico ghetto di Ortigia.
La rinascita barocca
Dopo il disastroso terremoto del 1693, la città conobbe un nuovo risorgimento architettonico. Nuovi edifici e chiese vennero costruiti per riportare all'antico splendore la città. Le famiglie nobiliari sostennero l'architettura tramite una serie di edifici, come il Palazzo Impellizzeri, il Palazzo Beneventano del Bosco, l'Arcivescovado e diverse chiese quali: Chiesa dell'Immacolata, Chiesa di San Giuseppe, Chiesa dei Cappuccini, Chiesa di San Filippo Neri, Chiesa di Santa Lucia alla Badia, Chiesa del Collegio ecc.
Infine fu realizzato il Palazzo del Vermexio (Municipio), sede del governo della città.
Ottocento e Novecento
Siracusa ha ormai perso terreno rispetto ai fasti del passato, così anche l'architettura ne risente. Pochi gli interventi importanti di quest'epoca, se non il Teatro Comunale, la Tonnara di Santa Panagia oggi in disuso. La Fontana di Artemide è uno degli ultimi interventi monumentali della città, costruita per abbellire l'odierna piazza Archimede.
Negli anni cinquanta del novecento a seguito della lacrimazione del quadretto della Madonnina, fu iniziata e successivamente completata, la costruzione dell'imponente Santuario della Madonna delle Lacrime.
Musei
A Siracusa sono presenti diversi musei che raccolgono le testimonianze storiche della città: il Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi centro di riferimento per l'archeologia dell'intera Sicilia orientale grazie ai vasi, monili, decorazioni e oggetti vari provenienti da siti che vanno dall'età preistorica sino a quella romana. Il Museo Bellomo che raccoglie le opere d'arte delle maestranze locali, tra cui l'Annunciazione di Antonello da
Messina, le opere dei fratelli Gagini nonché le tele del siracusano Marco Costanzo, allievo di Antonello da
Messina, e di Mario Minniti amico e collaboratore del Caravaggio che ospitò e protesse durante il suo arrivo a Siracusa. Da ricordare anche La casa di Loreto dei veneti Alessandro Padovano e Giovan Maria Trevisano e l' Immacolata del pittore fiammingo Guglielmo Borremans.
Da qualche anno è attivo il Museo dell'INDA, in cui vengono predisposte esposizioni temporanee dedicate alla storia delle rappresentazioni classiche. In gestione privata vi è il ricchissimo Museo del cinema, in cui vengono raccolti cimeli e film di ogni tempo.
Ambiente
Nel territorio di Siracusa sono presenti due riserve naturali, la riserva naturale fiume Ciane e Saline e l'area marina protetta del Plemmirio. La prima, istituita nel 1984, ambisce a salvaguardare il papiro e l'ambiente delle saline. La seconda, istituita nel 2005, è nata per preservare l'ambiente marino e anche i reperti archeologici conservati dal mare circostante.
Cultura
La città è storicamente legata alla cultura e alle arti: è stata patria di poeti e di scrittori greci e spesso meta di pellegrinaggi. Già nell'antichità ospitò Platone e Cicerone. In età moderna fu visitata da Caravaggio, August von Platen, Maupassant, André Gide e Oscar Wilde. Fu anche tra le tappe del Grand Tour, il viaggio che i nobili e gli artisti del nord Europa compivano in Italia nel Settecento come Jean Pierre Louis Laurent Hoüel.
Spettacoli
Ad oggi si rivivono i fasti del teatro greco grazie alle rappresentazioni classiche organizzate ogni anno dall'INDA ("Istituto del Dramma Antico"), mentre dal 2001 l'Ortigia Festival ospita rappresentazioni teatrali moderne e spettacoli di musica e danza, tenuti nei luoghi più suggestivi della città. Da agosto a settembre, presso la latomia dei Cappuccini, si tiene la rassegna d'arte, musica e letteratura LatomiArte. A settembre si tiene il "Festival Internazionale del Balletto".
Il papiro di Siracusa
Siracusa è celebre nel mondo anche per la presenza del papiro che cresce rigoglioso tra le sponde del fiume Ciane e in Ortigia nella fonte Aretusa.
Secondo alcune ipotesi la pianta fu importata dall'Egitto verso il 250 a.C. forse mandata da Tolomeo II Filadelfo a Ierone II; secondo altre ipotesi sono stati gli arabi ad introdurre la pianta in Sicilia. Esiste anche un'altra possibilità; che si tratti di una pianta autoctona e non importata; ne esiste infatti una varietà anche nella Riserva Naturale Orientata Fiume Fiumefreddo.
La lavorazione della carta papiro siracusana che nel passato era apprezzata per i documenti, è oggi valorizzata a scopo culturale; A Siracusa vi è infatti un Istituto Internazionale del Papiro ed anche un Museo del papiro che mantengono la memoria dell'antica lavorazione del papiro in città e in Egitto.
Feste e Ricorrenze
Le feste popolari più importanti sono quelle religiose. La più famosa a livello nazionale è quella del 13 dicembre, la festa e processione di santa Lucia. La processione che parte dal Duomo ed arriva alla chiesa di Santa Lucia fuori le mura, alla quale i fedeli più devoti partecipano a piedi scalzi. La processione è chiusa da un corteo di "Cavalieri" in abiti settecenteschi, che fanno da cornice alla "Carrozza del Senato", splendido esempio dell'arte barocca siracusana. Il simulacro rimane esposto ai fedeli per otto giorni, al termine dei quali viene rifatta una processione che riporta il simulacro al Duomo.
Tra le altre feste religiose, sono molto interessanti:
la festa della Madonna delle Lacrime, dal 29 agosto al 1 settembre: nel santuario della Madonna delle Lacrime si tengono i festeggiamenti in ricordo dell'evento miracoloso del 1953 che vide un semplice quadretto di gesso raffigurante il "Cuore Immacolato di Maria" piangere lacrime ritenute umane;
la festa di Santa Lucia delle quaglie, la prima domenica di maggio, prende il nome da un evento storico collegato alla fine di una carestia del XVII secolo: mentre i siracusani portavano in processione il simulacro di santa Lucia, invocandone la protezione, un volo di quaglie, proveniente dal porto, preannunciò l'arrivo di una nave carica di cereali e si gridò, quindi, al miracolo. Durante la festa, tuttora vengono liberate delle quaglie, a ricordo dell'evento.
Mercati e Fiere
Il mercato più importante della città è sempre stato quello di Ortigia, sito in via E. De Benedictis e vie limitrofe; è sempre molto visitato da siracusani e turisti, per l'acquisto di pesce e frutta, seppur di meno rispetto agli anni precedenti, per il fatto d'essere allocato in una zona degradata e di difficile accessibilità. Esiste tuttavia un piano per il rilancio della zona attraverso la riqualificazione urbana e la sistemazione definitiva del mercato.
Il secondo mercato giornaliero della città più comunemente chiamato "il mercatino", è sito in via Giarre, nel popolare rione di Santa Panagia. Esso è più grande e più assortito del mercato di Ortigia, considerando il fatto che esso contiene circa 132 posteggi e numerose tipologie di merce in vendita: fiori, giocattoli, abbigliamento etc.
Esiste infine un altro mercato, a carattere settimanale sito in viale Algeri, zona Mazzarona. Si svolge ogni mercoledi ed è la più grande area mercatale esistente in città (contenente più di 300 posti).
Si svolgono diverse fiere, legate soprattutto a feste religiose. La più importante e famosa è quella che fa da contorno ai festeggiamenti di Santa Lucia, che si svolge dall'11 al 20 dicembre di ogni anno, con circa un centinaio di bancarelle che vendono svariati tipi di merce dislocate in piazza Santa Lucia e vie limitrofe.
Economia
L'economia siracusana si basa principalmente sull'attività della raffinazione del petrolio. L'area del pontile Panagia è il punto di arrivo delle petroliere, che riforniscono la raffineria ERG. La vicina area industrializzata intorno ad Augusta ha fortemente inquinato il territorio, ma ha anche fornito un gran numero di posti di lavoro alla popolazione della zona.
Ad oggi l'industria mantiene la sua importanza, pur non essendo più fondamentale per l'economia della città, che, negli ultimi anni, ha cercato di operare una riconversione della sua economia al turismo, naturalmente favorito dalla presenza di importantissime vestigia del passato e dalla sua ricca storia. A tal proposito gli investimenti pubblici e privati, atti a recuperare il patrimonio storico, hanno favorito la nascita di diverse strutture alberghiere (Bed & Breakfast e un hotel a cinque stelle in Ortigia). Il settore, tuttavia, è ancora in una prima fase di crescita.
Storicamente gli altri settori su cui si mantiene l'economia siracusana sono l'agricoltura, con coltivazioni agrumicole e di ortaggi, negli ultimi anni in difficoltà per la forte concorrenza nei mercati nazionali ed internazionali. Vi è una crescita nel campo dell'agricoltura di serra. La pesca è una risorsa storicamente presente in città, ma attualmente in declino. Il commercio al dettaglio, stenta a darsi una dimensione produttiva ed efficiente e viene ancor più penalizzato dalle recenti aperture di grossi e numerosi centri commerciali. Il tasso di disoccupazione resta piuttosto alto, attestandosi attorno al 16%.
Contrade
Targia
Targia si trova a nord di Siracusa, in passato è stato feudo della famiglia nobiliare degli Arezzo della Targia; luogo di coltivazioni, abitato da contadini. Con l'industrializzazione dell'area limitrofa, la contrada ha perso la sua funzione originaria. Oggi infatti è urbanizzata da molteplici attività commerciali e industriali. Proprio la presenza di produzioni inquinanti, non ha mai favorito un'edilizia residenziale. Nell'area ricade l'area archoelogica di Stentinello, un antico insediamento preistorico. Nella contrada è tuttavia presente una stazione dei treni.
Fontane Bianche
Fontane Bianche è a 15 Km da Siracusa ed è un luogo di villeggiatura e turismo. Sorta negli anni cinquanta del secolo scorso grazie al boom economico della provincia di Siracusa, Fontane Bianche si è sviluppata senza alcun piano regolatore. La località infatti è cresciuta priva di servizi e di una logica legata alla fruizione economica e paesaggistica. Tuttavia la fama delle belle spiagge e del mare ha reso questo luogo una forte attrattiva turistica, grazie alla presenza del villaggio Valtour e di altre strutture ricettive.
Negli ultimi anni però la carenza di servizi e collegamenti, l'inquinamento delle acque causato da scarichi reflui hanno ridotto il valore della zona, seppur sia stato finalmente attivato il servizio di raccolta delle fogne: una carenza storica colmata solo di recente. La zona rimane comunque un punto di riferimento per lo svago e il divertimento notturno.
Arenella
Arenella si trova a sud di Siracusa. La località è sorta negli anni cinquanta assieme agli altri centri balneari di Siracusa nell'epoca del boom edilizio ed economico della città. Cresciuta senza mantenere adeguati criteri urbanistici, la contrada si presenta come un immenso "quartiere dormitorio", che si svuota al termine di ogni stagione turistica, non essendo presenti servizi. Per quanto la cementificazione selvaggia limiti la fruibilità del mare, essa risulta particolarmente apprezzata dai turisti e dagli stessi siracusani, per la limpidezza del mare. Negli ultimi anni si sono aperte alcune attività ricettive.
Isola
Contrada posta a sud di Siracusa, affacciata sul porto grande, è un luogo di villeggiatura residenziale e turistica. La cementificazione eccessiva della costa ha determinato un affollamento di ville che hanno persino limitato gli accessi al mare. La balneazione è tuttora limitata in più punti della costa, vista la vicinanza del porto e lo scarico dei fiumi. Nella zona tuttavia si è sviluppato un commercio legato ai frutti di mare e a strutture ristorative. È in corso di apertura anche un nuovo villaggio turistico.
Plemmirio e Terruzza
Le contrade sono poste sul versante opposto a quello dell'Isola, in una zona più tranquilla e meno propensa al traffico veicolare. Tuttavia anche in queste zone l'ecessiva espansione edilizia ha determinato problemi di abusivismo edilizio. Solo l'area del plemmirio, per molte parti non ancora antropizzata, ha mantenuto una sua integrità. Per questa ragione è sorta da pochi anni un'area marina protetta.
Santa Teresa Longarini Scalo
Quest'area posta a sud di Siracusa tra la città, la frazione di Cassibile e l'Arenella, prende il nome di "scalo" per la presenza di uno scalo ferroviario; la zona infatti è interessata alla coltivazione di agrumi, tramite diverse aziende agricole.