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Solarino



Geografia


Solarino dista 294 Km. dal capoluogo di Regione, Palermo; 71 Km. da Catania, nonché 17 Km. dal proprio capoluogo di Provincia, Siracusa. Il territorio comunale ha una superficie di 1.301 ettari, risultando essere, così, il più piccolo della Provincia di Siracusa. Sorge nella cosiddetta Val d'Anapo, in una zona lievemente collinare posta a 165 metri sopra il livello del mare, estrema propaggine orientale dei Monti Iblei che degradano verso la Piana di Siracusa. I suoi confini sono: a Nord e Ovest con Sortino, a Nord-Est con Priolo Gargallo, ad Est con Priolo Gargallo e Siracusa, a Sud e Sud-Est con Floridia, a Sud-Ovest con Palazzolo Acreide.

Geologia


Il motivo litologico predominante nel comprensorio comunale del Comune in questione è caratterizzato da sedimi calcareniti biancastri, ben cumulati, denominati dalla letteratura geologica "formazione Monti Climiti", riferita all'Oligocene-miocene. In superficie si presentano discretamente alterati ed incisi da valloni nei quali scorrono piccoli torrenti asciutti per gran parte dei mesi dell'anno.

Urbanistica


Solarino ha un impianto urbanistico a pianta ortogonale ed un aspetto architettonico recente, dal momento che la sua fondazione risale alla seconda metà del XVIII secolo. Cuore, non soltanto geografico, ma anche politico e religioso, del paese è Piazza del Plebiscito, di forma quasi quadrata, divisa in due parti simmetriche dal Corso Vittorio Emanuele e dalla quale si snodano le principali Vie del paese e le strade provinciali e statali per Floridia, Siracusa, Sortino e Palazzolo Acreide. In essa sono presenti il Palazzo Comunale, la Chiesa Madre San Paolo Apostolo, il Monumento ai Caduti in Guerra, il Palazzo Requisenz. La via principale è il Corso Vittorio Emanuele che rappresenta il naturale proseguimento della Strada Statale 124, in esso sono presenti la caserma dei Carabinieri ed i principali esercizi commerciali.

Storia


La storia di questo paese è avvolta nel mito e nel mistero. Già le origini del suo nome sono poco chiare, secondo alcuni potrebbe derivare dal latino solaris o solarium che significa "soleggiato", forse perché riferito alla posizione geografica del territorio; secondo altri, dal siciliano sularinu, che significa "solitario", forse perché riferito alla chiesa che originariamente era isolata dal primo nucleo abitato.
Ufficialmente, le prime notizie su Solarino si hanno a partire dal 1296, anno in cui compare, nel ruolo dei feudatari sintetizzato dal De Spucches, come feudo baronale del siracusano Gutierre de Nava. Il 15 dicembre 1656, fu investita del feudo la nobile famiglia catalana dei Requisenz, giunti in Sicilia nel 1453 con le truppe di Re Alfonso e nel 1759, Don Giuseppe Antonio Requisenz, Principe di Pantelleria, Conte di Buscemi e Barone del feudo di Solarino, facendo affuire la popolazione nel feudo, diede vita al nucleo urbano che chiamò "Terra di San Paolo nel feudo di Solarino".
Il nome imposto non era casuale. Infatti, nel 63 d.C., l'Apostolo Paolo, durante il viaggio che dalla Cilicia lo portava a Roma, sostò per tre giorni a Siracusa, durante i quali, secondo la tradizione locale, visitò anche l'oppidum presente nella zona di Cozzo Collura, nei pressi dell'odierna Solarino, dove fece miracolosamente sgorgare dell'acqua, dopo aver battuto la terra con il piede. Ed in effetti, nella zona del Cozzo Collura, sono stati ritrovati dei reperti archeologici relativi al periodo romano che va dal II al IV secolo d.C. tra cui i ruderi di una chiesa paleocristiana e un pozzo, ragion per cui, ancor'oggi il sito in questione è chiamato, in dialetto solarinese, dagli abitanti del luogo Puzzu 'a Cresia (Pozzo della chiesa) o Puzzu 'i San Paulu (pozzo di San Paolo).

Ritornando alla storia del paese, con Regio decreto del 20 dicembre 1827, Francesco I, Re delle Due Sicilie, stabilì che: "Il comunello di San Paolo Solarino cesserà di far parte del comune capovalle di Siracusa e sarà costituito in Comune particolare dello stesso nome", concedendo, così, l'Autonomia comunale. Sia durante il Regno delle due Sicilie che con l'avvento del Regno d'Italia, il nome ufficiale del paese era "Comune di San Paolo Solarino, e ciò fino al 9 settembre 1920, quando negli atti ufficiali preparatori per le elezioni comunali del successivo mese di ottobre, si legge soltanto "Municipio di Solarino".
Nel 1922, infine, fu introdotto il sigillo comunale con la dicitura "Comune di Solarino", attuale denominazione del paese.

Curiosità


Seppur non ci sia alcuna spiegazione ufficiale del cambio di denominazione da "San Paolo Solarino" in "Solarino", secondo lo studioso P. Serafino M. Gozzo, tale evento è da collegarsi alla volontà politica del Sindaco dell'epoca, Carmelo Lamonica, di laicizzare le istituzioni, eliminando il riferimento alla figura religiosa del Santo dal nome del Comune. Nonostante ciò, tale riferimento all'Apostolo di Tarso, continua ad esistere nella denominazione dialettale del paese, appunto: San Paulu e nel conseguente nome per i suoi abitanti, detti Sampalisi o addirittura paliddi (letteralmente "paolini").
 
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