Messina (Missina in siciliano), città "porta della Sicilia" sullo Stretto che ne porta il nome, l'antica Zancle e Messana, con 244.573 abitanti è la terza città di rango metropolitano della Sicilia (Legge Regionale n.9 del 1986), nonché capoluogo della omonima provincia regionale.
Messina è il tredicesimo comune d'Italia per numero di abitanti e su di esso, e in misura minore sulla dirimpettaia Reggio Calabria, gravita la vasta regione siculo-calabra dello Stretto.
L'Area metropolitana di Messina, come delimitata con decreto del Presidente della Regione Siciliana del 10 agosto 1995, comprende 51 comuni per una superficie di 1.185 km2, che in una ininterrotta conurbazione costiera di 135 chilometri vanno dalla piana di
Milazzo alla baia di
Taormina e
Giardini-Naxos, includendo le
Isole Eolie. Questa area, la quinta del Mezzogiorno e l'undicesima italiana, conta 479.404 abitanti, dei quali 66.539 risiedono nella fascia di gravitazione ionica e 166.542 in quella tirrenica.[1]
Ricostruita per intero dopo il terribile sisma e maremoto del 1908, e successivamente dopo i bombardamenti prima inglese a partire dal 1941-1942 (con inizio delle incursioni già dal giugno 1940) e poi anglo-americani dal 1943, la città con il suo porto, tra i più grandi e trafficati del Mediterraneo è scalo dei traghetti per il Continente, importante e storica sede universitaria,fondata nel 1548, (la seconda in Sicilia) e frequentato centro balneare.
Geografia
Situata nell'angolo nord est della Sicilia, sulla sponda occidentale dello Stretto di Messina (Mar Ionio)— altitudine 3 m s.l.m. — ha superficie comunale di 211,73 km² e coordinate geografiche 38°11′N 15°33′E / 38.183, 15.55. Per estensione, Messina è la città siciliana più grande.
A circa 90 Km da
Catania e circa 230 km da
Palermo, stretta tra le coste ionica e tirrenica ed i monti Peloritani, si affaccia con il suo grande porto naturale (militare e commerciale), chiuso dalla penisoletta a forma di falce di San Ranieri, di fronte a Villa San Giovanni e poco più a Nord rispetto a Reggio Calabria.
La città si sviluppa prevalentemente in senso longitudinale lungo la costa dello Stretto senza soluzione di continuità da Giampilieri Marina a Capo Peloro per 34 kilometri nella fascia jonica. La fascia tirrenica, di 24 km, si estende da Capo Peloro a Orto Liuzzo. L'area urbana centrale, che può essere racchiusa tra i torrenti Annunziata e San Filippo — oggi coperti dal piano stradale, — è lunga circa 12 km, con scarsa propensione verso ovest dovuta ai contrafforti collinari dei Peloritani, che impediscono lo sviluppo di un ampio reticolato urbano geometrico in detta direzione. L'estrema vicinanza dei monti conferisce alla parte occidentale della città una certa pendenza, superata con scalinate e attraversata dalla panoramica circonvallazione a monte. Sono presenti numerose "intrusioni urbane" verso l'interno collinare in corrispondenza delle brevi pianure dei torrenti, che tendono a inglobare come quartieri alcuni dei più antichi casali del territorio cittadino (i cosiddetti "Villaggi", che sono 48).
Messina è al centro di una zona agricola, con la produzione di agrumi (tra cui il limone Interdonato, l'arancio, il mandarino e il mandarancio o clementina), frutta, ortaggi e dei vini D.O.C. Faro e Mamertino. La città è sede universitaria dal 1548, dell'Arcidiocesi Protometropolitana di Messina -
Lipari -
Santa Lucia del Mela ed Archimandritato del Santissimo Salvatore e di un'antica Fiera Internazionale. Il porto è anche sede di un antico Arsenale militare e di cantieri navali civili (Rodriguez e Palumbo).
Clima
La città si caratterizza per il clima mediterraneo, con escursioni termiche molto contenute in ogni stagione.
L'inverno, piuttosto breve, presenta rarissimi episodi di freddo. L'estate è moderatamente calda ma piuttosto afosa, con la brezza di mare che tende a contenere i valori massimi di temperatura; soltanto in presenza di venti meridionali, durante le ondate di calore è possibile raggiungere i 40°C.
Le precipitazioni sono superiori agli 800 mm, concentrate prevalentemente tra l'autunno e l'inverno.
Storia
Messina venne fondata dai Greci intorno al 730 a.C., con il nome di Zancle.
I Romani la conquistarono nel 264 a.C. e dopo la caduta dell'impero romano fu prima in possesso dei Bizantini e quindi degli Arabi.
Nel 1060 venne conquistata dai Normanni.
Sotto i domini svevo angioino aragonese, Messina raggiunse grande prosperità, divenendo capitale del Regno di Sicilia assieme a Palermo (il Regno di Sicilia comprese per lunghi periodi anche tutta l'Italia meridionale) e, grazie al suo porto, uno tra i primissimi centri commerciali e tra le più grandi, fiorenti ed importanti città del mar Mediterraneo. Fu, per lunghi secoli, la città siciliana più ricca, seconda nel Mezzogiorno d'Italia solo a Napoli.
Nel 1674 si ribellò alla Spagna e ne subì successivamente la repressione. Fu toccata da un grave terremoto nel 1783. Entrò a far parte del Regno d'Italia dopo la spedizione dei Mille garibaldina del 1860. Nel 1908 subì le distruzioni di un altro terribile terremoto e ancora dei bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Antichi nomi della città
*Dankle/Zankle (termine siculo per "falce", ad indicare la singolare forma del porto naturale), età pre-greca e greca
*Messene(Μεσσήνη), età greca (in seguito all'insediamento di profughi provenienti dalla Messenia agli inizi del V secolo a.C.)
*Messana, età romana
*Messina, dall'età bizantina ad oggi
Evoluzione demografica
La città ha raggiunto una soglia massima di 274.000 abitanti alla fine degli anni ottanta dopo di che, ha cominciato a perdere popolazione (1000 persone l'anno). Ciò avviene soprattutto a causa della cronica crisi occupazionale che attanaglia la città. Un secondo motivo è poi la fuoriuscita di quote di popolazione verso i comuni limitrofi che contano oltre 60.000 abitanti. La contrazione del censimento del 1911 fu dovuta al catastrofico terremoto del 1908; le vittime, in realtà, furono molte di più di quello che potrebbe apparire facendo una semplice sottrazione matematica fra i dati di quel censimento e quello precedente, perché la città, quasi interamente spopolata, venne poi ripopolata da gente proveniente da altre zone. Ad oggi le famiglie messinesi "originali", che cioè abitavano la città da prima del 1908, sono pochissime.
Economia
Commercio e servizi
Il terziario è, storicamente, il "settore trainante" dell'economia cittadina. Ciò è dovuto in parte alla presenza del porto, che in passato era un'importante scalo d'esportazione per i prodotti locali (vino, seta, e, su tutto, i derivati agrumari e ancora oggi è un'importante scalo merci (in particolare, materie prime e materie lavorate da/per le industrie di trasformazione del territorio). Altissime sono le percentuali dei cittadini impiegati nei servizi, specie in quelli pubblici con istituzioni quali gli enti locali e l'università. Il settore commerciale è particolarmente vivo sia nelle zone del centro cittadino, specie nell'area del viale San Martino, frequentatissimo "centro commerciale naturale" della città, sia nella periferia sud lungo la Strada Statale 114.
Turismo
Il settore turistico si è sviluppato negli ultimi anni con la presenza annuale in città dei croceristi, risollevando Messina da una grave crisi nel settore dovuta alla vicinanza dei grandi poli di attrazione in Provincia di Taormina, di Milazzo e delle Isole Eolie (che fanno della provincia la seconda più visitata del Meridione d'Italia dopo Napoli e la prima in Sicilia). Nel 2008, si prevede che saranno 355 mila i croceristi che sbarcheranno al porto della città. A ciò va sommato almeno lo stesso numero di presenze non legate al crocerismo. È tuttavia da precisare che il crocerista è da definirsi "visitatore" e "non un turista "in quanto non risiede nella città per motivi di svago per almeno 24 ore.
Con le dovute distinzioni tra turisti e non turisti, le statistiche danno il settore turistico in netta crescita rispetto agli anni passati, soprattutto per quanto riguarda le presenze di turisti stranieri, attratti dalle bellezze artistiche (centro storico e monumenti, Museo Regionale con le famose opere di Antonello e Caravaggio) e da quelle naturalistiche (Capo Peloro, laghi di Ganzirri, monti Peloritani).
Particolarmente vivo il settore balneare, che registra un notevole interesse da parte di cittadini e turisti, in particolare per le coste della zona Nord, intorno a Capo Peloro(il punto più vicino alla costa calabrese, in cui sorge il famoso faro), che si affacciano sul Mar Ionio (e dunque sullo Stretto) e sul Mar Tirreno.Anche qui è necessaria una netta distinzione tra turisti ed i cittadini che risiedono fuori per motivi di lavoro e che ritornano in città per le vacanze estive, aumentando certamente i consumi, ma non potendo essere definiti turisti nel senso tecnico della parola.
La "riscoperta" turistica di Messina apre la via ad un possibile ma mai attuato sviluppo nel campo, soprattutto in considerazione dell'amplissima gamma di paesaggi che la stessa sola città può offrire: dal mare della zona portuale a Capo Peloro, alla città con i suoi storici monumenti, dalle riviere alle colline, costellate dai numerosi villaggi del Comune, fino alle vette dei monti Peloritani, che giungono proprio sopra la città ai 1127 m d'altezza di Antennammare o Dinnammare, sede di un famoso santuario mariano, da dove si gode un incomparabile panorama sulla città e sullo Stretto.
È già attivo il servizio di autobus turistici scoperti della City Sightseeing, già presente nelle principali località turistiche internazionali.
Agricoltura e allevamento
Particolarmente rilevante in passato, quando annoverava pregiatissime produzioni derivate come la seta ed i derivati agrumari, ancor oggi l'agricoltura riveste un ruolo importante nell'economia messinese. Le attività agricole e d'allevamento sono ancor oggi praticate nelle campagne dei villaggi del Comune di Messina. Tra le produzioni agricole, spiccano:
*Agrumi (limone, arancio, mandarancio, clementina). Di ottime qualità organolettiche i limoni messinesi (in particolare l'autoctono "limone Interdonato" o "limone speciale").
*Vite, da cui si producono ottimi vini rossi e bianchi, tra cui i DOC Faro e Mamertino ed i Bianco e Rosso IGT Sicilia;
*Ulivo, da cui si ha un ottimo olio DOP, di colore dorato, aspetto limpido e sapore dolce, mediamente fruttato;
*Castagno.
Diffuso è anche l'allevamento di vari tipi di animali da carne rossa in particolare di ovini, di cui è tradizione in città mangiarne le carni cotte in forno a legna, ma soprattutto di bovini le cui interiora vengono arrostite sulla brace e vendute anche per strada, piatto che in dialetto messinese viene chaimato "tajuni" ed il latte, venduto fresco o utilizzato per la caseificazione, con la produzione di:
*Pecorino siciliano DOP, stagionato o fresco (tuma o "primosale");
*Ricotta;
*Mozzarella ed altri latticini.
Trasporti
Trasporto marittimo
Messina, sede di Autorità portuale, possiede il più grande porto naturale attrezzato della Sicilia, utilizzato sia come porto commerciale che militare (nel porto ha sede uno storico arsenale militare) e che, con il movimento annuo di circa 10 milioni di passeggeri, è il primo porto italiano nel settore. È collegata al continente (e con essa l'intera Sicilia) con traghetti e aliscafi sia per Villa San Giovanni che per Reggio Calabria. Soprattutto i collegamenti con Villa San Giovanni permettono il trasporto dei convogli ferroviari, sia merci che passeggeri. Dal 7 ottobre 2001 è stata attivata la prima "autostrada del mare" con la nave Cartour del Gruppo Franza, che collega il molo Norimberga con il porto di Salerno. Una seconda nave, la Cartour Beta, è entrata in servizio sulla stessa linea nel maggio del 2006 ed una terza, Cartour Gamma, nel novembre.
Il porto di Messina è l'ottavo in Italia per attività crocieristica, con oltre 200.000 croceristi arrivati nel 2006, circa 300.000 nel 2007 e 355.000 nel 2008.
Da poco la città si è dotata di un secondo porto, costituito da due invasature per le navi traghetto che trasportano camion verso la Calabria. Il nuovo porto sorge nella periferia meridionale, nel sobborgo di Tremestieri, ed è agevolmente raggiungibile grazie al collegamento con lo svincolo Messina Sud - Tremestieri della tangenziale di Messina. Il nuovo porto mira ad assorbire la gran parte del traffico gommato pesante in attraversamento liberandone il centro cittadino. In progetto è anche il trasferimento nel nuovo approdo, opportunamente ampliato, delle "autostrade del mare". Tuttavia, nonostante le ipotesi fatte finora, il problema dell' attraversamento urbano risulta ancora critico.
Trasporto su ferro e su strada
Messina è il più importante snodo ferroviario e stradale della Sicilia: sia con
Palermo che con
Catania è collegata dall'autostrada (Messina-Palermo e Messina-Catania) e dalla strada ferrata. Le stazioni ferroviarie principali sono quelle di Messina Centrale (seconda in Sicilia per traffico passeggeri) e Messina Marittima (per i collegamenti con la linea ferroviaria del continente). Le stazioni ferroviarie minori, che dal 2007 espleteranno servizio metropolitano, sono site tutte lungo la tratta Messina-Catania, e sono quelle di Contesse, Tremestieri,
Galati, Giampilieri.
La tangenziale autostradale di Messina è parte della A20 per
Palermo e attraversa il territorio urbano da sud alla zona centro-nord. Ci sono attualmente 5 svincoli: Tremestieri, San Filippo, Gazzi, Centro, Boccetta. Altri due sono in costruzione dal 1990 ma, frutto ed emblema della cattiva amministrazione messinese, non sono ancora terminati: Giostra e Annunziata. In futuro prossimo, poi, dovrebbe essere collegato lo svincolo di Annunziata con la Nuova Panoramica dello Stretto che è una grande arteria che raggiunge Ganzirri e Capo Peloro, attraverso due altri svincoli, Pace e Curcuraci, completando così l'infrastrutturazione autostradale di tutto il territorio comunale. Messina è sede del Consorzio per le Autostrade Siciliane.
Trasporto rapido di massa
La città dal 3 aprile 2003 è servita per circa 7,7 chilometri dello sviluppo longitudinale del centro urbano da una tramvia la cui costruzione era stata voluta dall'amministrazione Providenti alla metà degli anni novanta. Sono in servizio 15 vetture climatizzate del tipo Cityway da 131 posti fornite dalla Alstom ferroviaria. Le fermate sono 18: Bonino - Curvone Gazzi - Provinciale - Villa Dante - San Martino/Don Orione - San Martino/Trieste - San Martino/Camiciotti - Cairoli - Repubblica - Palazzo Reale - Municipio - Boccetta - Alighieri - Trapani - San Francesco - Brasile - Ringo - Annunziata (chiamata Museo). In fase di ultimazione è il capolinea sud che sarà collegato alle linee bus dirette al versante meridionale. I tempi attuali di passaggio sono di circa 10 - 15 minuti, a regime dovrebbero scendere a 4-5 minuti. Tutto il territorio comunale è collegato da 81 linee di autobus gestite, come il tram, dall'ATM (Azienda Trasporti Messina).
È in corso la costruzione ad opera di RFI e Comune di una metropolitana ferroviaria di superficie (Metroferrovia) di 16 kilometri che collegherà al centro della città i sobborghi della fascia costiera meridionale utilizzando i binari della linea Messina-Catania. Le stazioni saranno 11: Giampilieri - San Paolo - Ponte Schiavo - Ponte Santo Stefano - Galati - Mili Marina - Tremestieri - Contesse - Fiumara Gazzi - Santa Cecilia - Messina Centrale.
In fase progettuale è invece la realizzazione, per i sobborghi settentrionali che si spingono fino a Capo Peloro, di una metropolitana marittima a partire dalla stazione centrale.