Nel 1132 Russo Rubeo fu nominato signore di Sperlinga. E’ questa la prima notizia storicamente certa di questa fortezza scavata nella roccia. durante la dominazione normanna il paese fu colonizzato da popolazioni venute dal Nord Italia e dal Sud della Francia per questo assieme ad altri paesi della Sicilia( Aidone, Nicosia, Fondachelli-Fantina, Piazza Armerina, Sanfratello) parlano ancora il dialetto galloitalico. Una ripida rampa di scale intagliata nella roccia, conduce alla porta d’ingresso, che conserva tracce dell’originario ponte levatoio. Oltrepassato il vestibolo, ci si trova di fronte ad un portale nel cui arco è posta l’epigrafe : “Quod siculis placuit sola Sperlinga negavit “, che ricorda la fedeltà dei signori del castello agli angioini durante la Guerra del Vespro del 1282. Attraversati una serie di ambienti, alcuni dei quali scavati nella roccia, si giunge al piazzale ovest, in cui si trovano i ruderi della chiesetta di santa Luca Evangelista poi dedicata a San Domenico Soriano. Attorno al paese sono visitabili alcuni aggrottati, utilizzati come abitazioni, scavati e mimetizzati nella roccia dei quali non si ha alcun riferimento storico.