Gangi dista 158 Km. da Agrigento, 86 Km. da Caltanissetta, 124 Km. da Catania, 68 Km. da Enna, 198 Km. da Messina, 133 Km. da Palermo, alla cui provincia appartiene, 213 Km. da Ragusa, 182 Km. da Siracusa, 232 Km. da Trapani.
Il nome Gangi deriva, forse, dal greco Enghion o dall'arabo Hangias che ha dato origine al tipico cognome del luogo "Gangitano". Si crede che l'originaria Gangi fosse situata nell'attuale contrada Gangivecchio, per via dei numerosi ritrovamenti di epoca romana e medioevale. Il centro attuale della cittadina venne edificato nel XIV secolo, intorno al Castello dei Ventimiglia. Essa venne governata successivamente dalle famiglie Graffeo e Valguarnera.
I monumenti più rilevanti sono la Chiesa di S. Nicola con accanto l'imponente Torre dei Ventimiglia e la Chiesa di Santa Maria degli Angeli di fattura tipica barocca. Inoltre, ricordiamo di visitare il Palazzo Mocciaro del XIX secolo e il Palazzo Bongiorno-Li Destri del XVIII secolo.
Esisteva a Gangi una bizzarra usanza, quella di coprire i volti dei canonici defunti con una maschera di cera. Oggi questi corpi sono conservati nella Chiesa di San Nicola.
L'agricoltura gangitana produce principalmente cereali e ortaggi. È rilevante l'allevamento di bovini ed ovini e la produzione artigianale di bisacce, mosaici a vetro e ricami.