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  Scillato
Punti di interesse
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Scillato

A circa 60 km da Palermo si trova sui primi contrafforti occidentali delle Madonie, in una zona ricca di sorgenti, ai piedi del Monte dei Cervi, del Monte Fanusi e del Cozzo di Castellazzo.

Storia


Le origini di Scillato sono legate all'abbondanza d'acqua, che venne sfruttata per la realizzazione di numerosi mulini, intorno ai quali si andò sviluppando il centro abitato. Un mulino viene già citato in un documento 1156 e il nome della località (Xillatum) compare in documenti della fine del XII secolo.

Alcuni storici locali, tuttavia, hanno ipotizzato un'origine assai più antica, rifacendosi addirittura ad una colonia di greci ateniesi, giunti in Sicilia all'indomani della distruzione di Troia e insediatisi fra queste colline.

Scillato, sempre borgo di campagna, non ha vissuto grandi esperienze nel corso della sua storia, passando dall'una all'altra signoria e seguendo le vicende della Sicilia.

Monumenti


La chiesa principale è il santuario intitolato a Maria Santissima della Catena, patrona dei doganieri, posta ad indicare e proteggere la via d'accesso dalla montagna al mare. Realizzata nel XVII secolo, custodisce al proprio interno una piccola statua della Vergine del medesimo periodo, attribuita alla scuola gaginesca.

Alla fine del Settecento risale l'unico palazzo di rilievo dell'abitato, appartenuto alla famiglia Cirino, mentre al secolo precedente si fa risalire la fondazione della Masseria Firrionello.

I mulini sono perlopiù diruti o inglobati in altre costruzioni. Oggi, dopo lungo abbandono, si sta tentando il recupero per la creazione di un suggestivo "itinerario delle acque e dei mulini". Fra quelli ancora visibili e che conservano ancora in certa misura l'aspetto originario segnaliamo

* il mulino "dell'Asiniddaru", in cui sono ancora in discreto stato non solo gli ambienti, ma anche alcuni degli elementi che ne componevano il meccanismo:
* il mulino "Paraturi", l'unico che venne utilizzato per la realizzazione di tessuti, attivo ancora nell'Ottocento
* il mulino "Rasu", l'ultimo a cessare l'attività di macinatura del grano, negli anni 1960.
Le "case Cava" sono tipici esempi di edifici in pietra locali.

Tra le passeggiate più interessanti nel Parco delle Madonie: Portella Colla – Vallone Nipitalva – Masseria Firrionello (nelle zone A, B e D del Parco); Case Cava – Sorgenti Scillato (anche questa nelle zone A, B e D del Parco); Scillato – Monte Riparato (zona D).

Tradizioni e Folklore


* Festa San Giuseppe, il 19 marzo, con processione e degustazione di prodotti tipici.
* Sagra delle arance, nel mese di aprile
* Festa della patrona Maria Santissima della Catena, il 20 agosto.

Prodotti Tipici


Per la sua posizione, il territorio di Scillato è particolarmente indicato per la coltivazione di oliveti e frutteti.

Fra i piatti della cucina locale, ricordiamo: il riso con i fagioli, le tagliatelle con lenticchie, la pasta con i finocchietti selvatici; la "ghiotta", una pietanza a base di verdure in agrodolce; il baccalà fritto; i carciofi e i cardi fritti con la pastella. Per quanto riguarda i dolci, sono da assaggiare il riso con il latte, le "sfinci d'ova" e la pignolata, un composto di farina, uova, latte, miele, cannella e zucchero fritto e servito a pezzettini.
 
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