Partinico dista 135 Km. da Agrigento, 170 Km. da Caltanissetta, 277 Km. da Catania, 189 Km. da Enna, 284 Km. da Messina, 29 Km. da Palermo, alla cui provincia appartiene, 272 Km. da Ragusa, 353 Km. da Siracusa, 70 Km. da Trapani.
Partinico deriva dal romano Parthenicum. Il nome è composto da Parthenos che si riferisce ad un tempio edificato in onore della Dea della caccia Diana e da Inico l'originaria capitale del regno sicano.
L'antico borgo, secondo il geografo arabo Idrisi, rimase distrutto nel XIII secolo in seguito al conflitto tra Angioini ed Aragonesi. Solo nel XIV secolo il paese viene ripopolato grazie alle opere di bonifica del territorio attuate dai monaci Cistercensi di Santa Maria di Altofonte.
Importante centro agricolo, annovera fra i suoi prodotti: uva da mosto, ortaggi e frutta coltivati in serra, mandorle ed olive. È rilevante nel settore artigianale la lavorazione del legno e del ferro.
Da visitare: la Chiesa di San Giuseppe con i sei dipinti seicenteschi, il Chiosco della Musica di gusto neoclassico, la Fontana barocca ad otto bocche e la Cantina Borbonica.
Nella storia, la città è ricordata per la sua attiva partecipazione ai moti dei "Fasci siciliani dei lavoratori" iniziati il 9 dicembre 1893.