San Mauro Castelverde dista 187 Km. da Agrigento, 151 Km. da Caltanissetta, 229 Km. da Catania, 232 Km. da Enna, 190 Km. da Messina, 113 Km. da Palermo, alla cui provincia appartiene, 292 Km. da Ragusa, 304 Km. da Siracusa, 222 Km. da Trapani.
Sorge in una zona litorale montana, posta a 1.050 metri sopra il livello del mare.
Da San Mauro si possono vedere le isole Eolie e tutta la catena montuosa delle Madonie, inoltre il suo territorio degrada tra boschi, uliveti e vigne verso il mare, ed in soli 20 minuti si passa dal mar Tirreno alla montagna .
Probabilmente risale all'epoca bizantina. Lo si presume dai resti di un antico castello. Il paese è ricco di storia e di misteri.
Il paese fu chiamato San Mauro perchè alcuni monaci benedettini donarono agli abitanti una parte del cranio di San Mauro. Nel 1863 fu aggiunto l'appositivo Castelverde derivato dall'omonimo castello costruito nelle vicinanze del luogo.
Nell'XI secolo fu conquista dei Normanni che vi edificarono un castello fortificato. Nel XIV secolo la famiglia dei Ventimiglia fondò il borgo con una struttura urbanistica tipica del periodo medioevale che risulta essere tutt'oggi presente.
Fra i monumenti è da annoverare la Chiesa di S. Maria dei Franchi con il meraviglioso fonte battesimale opera del Gagini e la Chiesa Madre con l'imponente campanile quattrocentesco. Rilevanti sono pure la Chiesa di S. Giorgio (che custodisce una statua marmorea della Madonna risalente alla scuola del Gagini) e la Chiesa di S. Mauro entrambe di fattura medioevale.
Numerose le Chiese e i Monumenti sparsi tra le campagne come la Chiesa di Porto Salvo e la misteriosa Tomba du "capumasciu".
Molto sentite le tradizioni che ogni anno rivivono grazie alla fede degli abitanti. Tra questi ricordiamo: "A lavanna di piedi", "La Cena", "a scesa da Cruci", " A'cchianata a Maronna" (suggestiva rappresentazione dell'ascensione di Maria al Cielo) il 15 Agosto, e la toccante processione con la "Vara " di San Mauro durante i quattro giorni di festeggiamenti per il Santo Patrono ( "A Fera" ),che si concludono l'ultimo giorno con la benedizione delle campagne ai quattro punti cardinali del paese.
Curioso è il detto "A Santu Mauru, li carvunara" per sottolineare l'ottimo carbone prodotto dai maestri carbonai del luogo con il buon legname delle Madonie.
Nel settore agricolo del paese è rilevante la produzione di olive, cereali, olio e dei prodotti caseari che vengono esposti nella "Sagra del Caciocavallo" che si tiene nel mese di giugno. Tipici sono i lavori artigianali in ferro battuto e in legno.