Prizzi dista 93 Km. da Agrigento, 73 Km. da Caltanissetta, 215 Km. da Catania, 123 Km. da Enna, 273 Km. da Messina, 79 Km. da Palermo, alla cui provincia appartiene, 229 Km. da Ragusa, 274 Km. da Siracusa, 157 Km. da Trapani.
Il nome Prizzi deriva dal greco Purizo che significa incendio. Le notizie sul centro abitato, di origine incerta, lo ricollegano ad un insediamento nella località Hyppana, sulla montagna dei Cavalli, dove già esisteva una fortezza elima. A partire dal XII secolo Prizzi diventa un borgo feudale e viene donato al Monastero di S. Angelo di proprietà dei Cistercensi. Nei secoli XIII e XIV viene in possesso della signoria dei Bonanno e vi rimane fino al 1812, quando furono aboliti i diritti feudali.
Nel settore monumentale spicca la Chiesa Madre del XVI secolo che fu costruita sull'originaria Chiesa di S. Giorgio. Citiamo anche la Chiesa del Crocifisso del 1706 di tipica fattura barocca. Del Castello di età medioevale rimangono solo alcuni resti.
Tipico prizzese è il cosiddetto "Ballo dei Diavoli" che si svolge nella Domenica di Pasqua e che rappresenta la lotta fra il Bene ed il Male.
I principali prodotti agricoli del luogo sono i cereali ed i caseari. È rilevante l'allevamento di bovini, ovini ed equini. Singolare è la lavorazione del legno e del ferro, la tessitura dei tappeti ed i ricami.