La Valle delle Pietre Dipinte, un'opera "in fieri" dell'artista italo-argentino Silvio Benedetto sulla Divina Commedia, è un insieme di 110 massi policromi (è prevista l'aggiunta di altri massi), di travertino d'Alcamo di circa cm. 150 x 250 x 120 circa (il cui peso è approssimativamente di 70 quintali cadauno). I massi presentano alcuni lati levigati, altri lasciati "come da cava". L'artista è intervenuto, con acrilici bicomponenti pigmentati e trasparenti, su tutti i lati del "poliedro litico" lasciando volutamente alcune zone del supporto al naturale che entrano in dialogo col soggetto figurativo e con le policromie geometriche. Cosi facendo ha creato oltre duecento "quadri" danteschi, che comunque Silvio Benedetto non ama considere "quadri singoli" ma un "insieme dinamico: arte come entropia..."
Una di queste pietre policrome, "Evae oggetto inquietante", è divenuta la "pietra che viaggia" ed è stata scelta sia per il soggetto, che consente una fruizione al di fuori del generale contesto tematico, sia per l'eccezionaiità delle sue minori proporzioni, che consentono minori difficoltà di trasporto e di collocazione su pavimentazioni urbane.