Si può raggiungere a piedi (2 ore AR), in jeep (l'ultimo tratto a piedi, lungo un pendio scosceso) o via mare. Scoperta nel 1949, questa cavità scavata lungo il fianco di un'alta falesia conserva tracce di presenza umana preistorica. Sono infatti state scoperte incisioni e pitture che risalgono rispettivamente al paleolitico superiore e al neolitico.
I graffiti, realizzati quando ancora l'isola era unita alla terraferma, raffigurano bisonti ed un cervo bellissimo per le proporzioni armoniose, l'eleganza e la resa prospettica. Le pitture a carboncino e grasso d'animale documentano l'introduzione della pesca (ci sono un tonno e dei delfini), dell'allevamento (una donna trattiene un bovino con un laccio) ed immagini rituali, con uomini che danzano, donne dai fianchi larghi.
Questi dipinti possono essere messi in relazione con lo stile franco-cantabrico caratteristico dei dipinti paleolitici delle grotte di Lascaut in Francia e di Altamira in Spagna.