Lido palafittico di Gela, divenuto simbolo della città e della bella vita, nel 1993 iniziò il suo lento decadimento.
Origini
Prima della seconda guerra mondiale il lido si chiamava Gela ed era composto da una struttura lignea che veniva montata e smontata all'inizio e alla fine dell'estate. Perfino il duce Benito Mussolini, in visita a Gela, vi ballò il 14 agosto 1937. Intorno agli anni '50 venne sostituito da una struttusa lignea ancora più grande e maestosa.
Immagine:Internolaconchiglia.JPG una foto ritraente l'interno del lido la conchiglia con la balera e il barLa sera i Gelesi e i turisti provenienti dai paesi limitrofi, finivano le loro serate estive all'interno della struttura dove un'orchestra allietava le serate.
La sempre più maggiore affluenza di turisti e bagnanti costrinse i proprietari a migliorare l'impianto sostituendo la strttura lignea mobile, già maestosa e grande, con un'alta più grande, in cemento armato e sorretta da palafitte tronco-coniche infisse ad una profondità di 8-11 metri(!), nacque così sul progetto del geometra Filippo Trobia nacque una lido maestoso ed elegante, con un tetto a dorma di conchiglia e unico nel suo genere, che venne chiamato "lido La Conchiglia".
L'interno
La Conchiglia venne inaugurata nel luglio del 1958. La sua grande e maestosa area circolare interna con balera, presentava più di 800 posti a sedere, con un ristorante e un bar. Al centro di questa sala vi era una balera chiamata Rotonda. Ampie vetrate consentivano l'ingresso della luce del sole.
Tempi Moderni
Dopo la costruzione delle barriere frangiflutti, e con la conseguenza del ritiro delle acque, la Conchiglia si ritrova arenata nella sabbia. Nel 1993 si era pensata alla sua demolizione, ma questa proposta venne bocciata. Nel giugno del 2006 l'ala destra del lido crollò perché i pali che la sorreggevano non hanno resistito.
Oggi la Conchiglia, da monumento della bella vita e della Gela turistica, rimane solo un rudere in attesa di completa demolizione.