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  Assoro - Castello di Assoro
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Assoro - Castello di Assoro

Il castello di Assoro, abbandonato già nella prima età moderna e poi dato in cava ai cittadini che ne deturparono l'andamento sino a renderne difficilissima la comprensione degli apparati, è oggi inserito in un bel parco urbano di nuovissima creazione che comprende tutta l'area alta del paese con i resti delle fortificazioni e della acropoli antica.
Le fortificazioni medievali sono, come non è raro nella provincia ennese tutta, ricavate con un sapiente gioco architettonico tra i volumi scavati nella roccia e quelli costruiti con murature forti e solide. Ancora sono visibili: una grande cortina muraria conclusa da un torrione pieno a pianta circolare, una seconda cortina munita di finestre che guarda verso la valle, un ambiente sotterraneo di passaggio, altri ambienti scavati nella roccia e voltati a crociera che, ad un primo esame paiono aver avuto funzione di magazzini anche a giudicare dalle canalette di scolo delle acque ricavate sul fondo degli stessi.
Nelle rocce adeguatamente scolpite per dar agio alle murature si nota poi una particolarità veramente interessante, accanto ai grandi fori per le travature dei pavimenti e dei solai compaiono in più punti lunghe serie di petroglifi lineari, tutti uguali, la cui interpretazione è veramente ardua.
Le notizie storiche del castello sono alquanto rare, certamente qui doveva essere in uso una fortificazione bizantina che venne espugnata nel 939 da una gualdana araba capitanata dal capo Chalil. Costui una volta guadagnato il sito forte vi ricostruì il castello e modificò le forme delle muraglie. Conquistato dai normanni il castello passò, con un atto di vendita firmato da Ruggero II, al Vescovo di Catania che ne acquisì il diritto feudale.
Nel 1296 il miles Scaloro degli Uberti è censito tra i feudatari pro Asaro.
Nel 1299 re Federico III confermò Assoro a Scaloro degli Uberti assieme ai casali di Gatta e Condrò.
Nel 1340 il castrum Asari, confiscato a Scaloro degli Uberti vienbe concesso a Giovanni duca di Randazzo, assieme al castello di Gatta.
Nel 1347 circa Scaloro degli Uberti fu perdonato e riottenne Assoro, ed infine nel 1351 Scaloro degli Uberti è assediato nel castello e perde la vita.
Assoro torna alla regia corte per essere concessa nel 1364 da re Federico IV a Matteo d'Aragona, e morto questi senza figli nel 1366 dopo una concessione in favore di Andrea degli Uberti rimasta senza effetto Assoro pervenne ad Antonio Moncada
Quindi nel 1397 Assoro confiscata al ribelle Moncada fu da Martino I concessa ai fratelli Vitale e Simone Valguarnera, catalani. Assoro rimarrà feudo dei Valguarnera che lo tennero sino alla fine del feudalesimo facendone importante fulcro del loro vastissimo territorio feudale.
 
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