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    Marsala

    Marsala è servita dall'Aeroporto di Trapani-Birgi, con collegamenti giornalieri con Roma e Milano e altre importanti città, distante c.a. 8 km dal centro cittadino.

    Punta estrema occidentale della Sicilia la città sorge su Capo Boeo, con vista sulle isole Egadi e sulle isole dello Stagnone (queste ultime fanno parte del territorio comunale). Proprio l'arcipelago dello Stagnone è una delle zone più suggestive della città, essendo riserva naturale e avendo un ricco patrimonio storico. Mothia (una delle isole) infatti fu insediamento fenicio che diede origine alla attuale città. Quando infatti i siracusani riuscirono a espugnare Mothia dopo innumerevoli e vani assedi la distrussero. I sopravvissuti fondarono, insieme ai nuovi padroni romani, Lilybeo proprio dove oggi sorge Marsala.

    Marsala si sviluppa intorno ai due assi viari dell'impianto originario fenicio e poi romano, il cardo e il decumano (oggi via XI maggio, altrimenti detta il "Cassero"), che si incrociano al centro della città e collegano i quattro antichi ingressi, due dei quali ancora esistenti: Porta Nuova, ricostruita nel ‘700, e Porta Garibaldi, l'ex Porta di mare, che l'11 maggio 1860 vide il passaggio dei Mille che entravano a Marsala.

    Questo quadrilatero, delimitato anticamente da una cinta muraria della quale restano solo due bastioni e un baluardo, racchiude il centro storico, con il cinquecentesco Quartiere spagnolo, che oggi ospita gli uffici del Comune; Palazzo VII aprile, costruito tra il ‘500 e il ‘600 dove in precedenza si trovava la Loggia dei Pisani, oggi sede del Consiglio Comunale; la Chiesa Madre, con la maestosa facciata barocca, ricostruita, a partire dal 1600, sull'impianto normanno del 1176 e dedicata a San Tommaso di Canterbury; il monastero cinquecentesco di San Pietro, nell'antico quartiere ebraico; il medievale Convento del Carmine e molte altre chiese, conventi, palazzi gentilizi di notevole valore storico, artistico e architettonico, costruiti in gran parte tra il XVI e il XVIII secolo.

    Un piccolo edificio adiacente alla Chiesa Madre ospita il Museo degli Arazzi, nel quale è esposta una bellissima sequenza di otto arazzi fiamminghi databili intorno al 1570, che narrano le vicende della guerra romano-giudaica del ’66 d.C.

    Negli ultimi anni il centro storico di Marsala è stato oggetto di un'opera di recupero e valorizzazione che ha restituito alla città gran parte dell'antico splendore e la fruibilità di importanti edifici come il complesso monumentale San Pietro, divenuto sede del Museo civico e di un centro culturale polivalente, e il Convento del Carmine che oggi ospita la Pinacoteca comunale.

    Gli interventi hanno permesso di riaprire anche il Regio Teatro comunale, costruito all'inizio dell'800 su iniziativa di alcuni nobili marsalesi. Il teatro, un piccolo gioiello con 300 posti tra platea, palchi e loggione, è stato riaperto nel 1994 ed intitolato al compositore Eliodoro Sollima.

    Di grande attrazione è la "riserva dello Stagnone" dove sorgono le saline.

    Nel 397 a.C. la colonia fenicio-punica di Mozia, fiorita sull'isola di San Pantaleo, a poche miglia dalla costa della Sicilia sud-occidentale, fu invasa e distrutta dal tiranno di Siracusa Dionisio I. I superstiti si rifugiarono sulla costa siciliana e fondarono un nuovo insediamento a cui diedero il nome di Lylibeo, ossia "la città che guarda la Lybia", perché, appunto, Lybia veniva chiamata allora tutta la costa settentrionale dell'Africa.

    La Lylibeo cartaginese passò in mano ai romani nel 241 a.C., per divenire uno dei centri più importanti della Provincia siciliana: nucleo di scambi e commerci, sede del pretore e del questore, fu arricchita di ville ed edifici pubblici, tanto da meritarsi l'appellativo di splendidissima urbs datole da Cicerone, questore tra il 76 e il 75 a.C.

    Devastata dai Vandali all'inizio del V secolo d.C., fu annessa nel VI all'impero di Giustiniano e visse secoli bui, segnati dal disinteresse di Bisanzio e dalle incursioni dei pirati. L'arrivo degli arabi, nel IX secolo, segnò anche la ripresa dei traffici commerciali e l'inizio della rinascita della città, che fu ribattezzata Marsa Alì o Marsa Allah (Porto di Alì o anche Porto (Marsa) Alì (Grande) - data la grandezza dell'antico porto sito presso Punta d'Alga - o Porto di Allah), donde poi il nome attuale. La crescita economica e demografica portò ad un importante sviluppo urbanistico, improntato al modello arabo.

    A partire dalla fine dell'XI secolo si susseguirono le dominazioni normanna, sveva, angioina e aragonese. Sotto la dominazione della casa spagnola, Marsala poté godere di un periodo di sviluppo e benessere, grazie al porto e alla coltivazione del fertile entroterra. La città visse una nuova fase di espansione e divenne una delle più importanti piazzeforti siciliane.

    Ma l'interramento del grande porto di Punta d'Alga, disposta nel 1575 dall'imperatore Carlo V per fermare le incursioni saracene, segnò la fine di questa fioritura.

    Da questo momento bisogna aspettare due secoli per avere un'altra svolta nella storia della città. Alla fine del '700, fu ancora una volta un arrivo dal mare a cambiarne le sorti: l'approdo dell'inglese John Woodhouse che "scoprì" il vino marsala e ne avviò l'esportazione annoverando tra i suoi più illustri clienti l'ammiraglio Nelson e la flotta britannica. Si deve ai Woodhouse l'esplosione dell'economia marsalese e la messa in opera con propri fondi di numerose opere infrastrutturali tra cui il nuovo porto di Margitello.


    Il cassaro (via XI Maggio)Proprio in quel porto avvenne un'altro sbarco importante per la storia della città: quello di Giuseppe Garibaldi che, sbarcando a Marsala l'11 maggio 1860 con i suoi leggendari Mille, decise di iniziare proprio da qui l'unificazione dell'Italia.

    Nella storia di Marsala vi è però anche un altro 11 maggio, un triste ricordo per la cittadinanza, quello del 1943: un bombardamento britannico sul centro abitato causò numerose vittime tra i civili e sfregiò prerennemente il centro storico barocco della città.Proprio per il sacrificio di numerose vite umane a Marsala è valsa la medaglia d'oro al valor civile.

    L'economia della città è ancora oggi fortemente legata alle attività vitivinicole, anche se negli ultimi anni il turismo sta diventando una fonte di reddito altrettanto importante. E non poteva essere altrimenti, con i suoi 14 km di costa e con le sue bianche spiagge, con la sua storia che si respira per le vie del centro, nei musei Baglio Anselmi e nel Museo civico dell'ex convento di San Pietro.

    Dal suo porto partono tra l'altro i collegamenti per l'isola di Favignana distante circa 15 minuti di navigazione.

    Marsala è costituita dal punto di vista urbanistico da centri abitativi eterogenei e difformi diffusi in tutto il suo territorio tale da definirlo l'unico esempio di Città-territorio in Sicilia. Si distinguono: - il centro storico, racchiuso nel perimetro della città medioevale (di cui sopra), dove sono localizzate quasi tutte le strutture monumentali,culturali e amministrative. - il centro urbano, cresciuto attorno all'antico centro storico , che si estende a sud fino alla c.da casabianca(sulla statale per Mazara del vallo), a nord fino alla contrada Santa Venera, ad est fino alla c.da S. Silvestro (sulla statale per Salemi). - le contrade, costituiscono la vera pecularietà del territorio comunale, sono circa 100 e distano dal centro da 1 a 15 Km. si tratta di nuclei abitativi che sorgono lungo gli assi viari più importanti senza soluzione di continuità , nella maggioranza di esse non esiste un centro vero e proprio,ma strade ampie in cui si immettono decine di piccole vie abitate e che conducono al cosiddetto "chianu" ossia un nucleo abitativo di antiche case affacciate ad un piazzale comune ove era collocato un pozzo d'acqua per l'uso delle famiglie che vi abitavano.

    Le origini delle contrade risalgono alla fine dell'ottocento-primi del novecento e traggono origine dalla spiccata attività agricola del territorio; molti contadini risiedevano nel centro città ma i poderi agricoli distavano anche ore di strada percorribile con carretti o asini(da cui l'appellativo di città degli asinelli) e ciò costituiva un problema logistico non indifferente nei periodi di intensa attività (vendemmia, mietitura ecc.); l'esigenza di soggiornare nel luogo di attività per lunghi periodi diede avvio all'origine del "chianu", luogo abitativo temporaneo e successivamente definitivo da cui originano le attuali contrade. - le circoscrizioni, nascono nel 1978 per la necessità di gestire l'amministrazione ed i servizi in maniera capillare su un territorio molto articolato. Il comune viene suddiviso in 7 quartieri urbani e in 7 borgate extraurbane, ridotte successsivamente a 5 e attualmente in via di redifinizione, ognuna costituita da un numero consistente di contrade: San Leonardo-Birgi Paolini-Bosco, Strasatti, Terrenove-Ciavolotto, Amabilina-ciancio.

    * Birgi è una frazione di circa 3.500 abitanti (comprese le contrade di Birgi Novi, Birgi Vecchi, Birgi Nivarolo, S. Teodoro, Isole dello Stagnone, Porcospino, Ragattisi, Ettore Infersa, S.Leonardo) situata al nord del comune di Marsala. Prende il nome dal fiume omonimo che la lambisce e che segna il confine con il comune di Trapani. Nel suo territorio ricade la laguna della Stagnone e dell'isola di Mozia; di particolare interesse, oltre allo Stagnone sono la torre di San Teodoro del XV secolo che faceva parte di un sistema difensivo, la necropoli di Mozia sita sulla terraferma e la salina Infersa del XVI secolo. Vi si trova l'aeroporto "Vincenzo Florio" di Trapani-Birgi.

    * Bosco è una frazione di circa 5.500 abitanti (comprese le contrade di Bosco, Bufalata, Conca, Dara, Granatello, Madonna della Cava, Pecorume, Ciappola, Cutusio, Catenazzi); di interesse sono il baglio Whoodhouse dell'800, il baglio Oneto dello stesso periodo sito in una splendida collina con veduta sulle Egadi e sulle isole dello stagnone, la villa Ingham, la chiesa di Santi Filippo e Giacomo del XVI secolo.

    * Tabaccaro è una frazione sulla statale per Trapani e conta circa 5.000 Abitanti (con le contrade di Tabaccaro, Giardinello, Fontana Leo, Sturiano, Rakalia, Fontanelle, Ss. Filippo e Giacomo).

    * Ciavolotto conta circa 2.000 abitanti (comprese le contrade di Ciavolo, Ciavolotto, Digerbato, Scacciaiazzo, Carillume, Biesina, Selvaggi, Sinubio, Cozzogrande). Il paesaggio è caratterizzato dalle tipiche palme nane e dalle cave di tufo, vi si trovano zone di verde interessanti come il baglio Biesina e il giardino della Mola; diversi sono i bagli: il baglio Ciavolo, il baglio Grande, il baglio Barbarà e il baglio Carillumi, tutti dell'800.

    * Paolini è situata in collina ad est di Marsala e conta circa 6.000 abitanti (comprese le contrade di Paolini, Casazze, Torrelunga Puleo, Matarocco, Perino, Vurgo, Gurgo, Canale, Stazzone). Sono di interesse la chiesa della Madonna dell'Alto del XVI secolo (abbandonata per incuria), baglio Perino del XVI secolo con annessa la cappella della Sacra Famiglia.

    * Ranna è una frazione di circa 6.500 abitanti (comprese le contrade di Ranna, Addolorata, S. Venera, Madonna Alto Oliva, Colombaia Lasagna, Pispisia, San Michele Rifugio, Giunchi, Dammusello, Spagnola, S.Giuseppe Tafalia) di interesse significativo è la pineta di Sutana e la torre culetta del '700.

    * Strasatti è la frazione più popolosa con circa 8.500 abitanti (comprese le contrade di Strasatti, Cuore di Gesù, Fornara, Pastorella, Santo Padre delle Perriere, Sant'Anna); di interesse sono il santuario di San Francesco da Paola e l'omonima chiesa. Il centro abitato è ricco di attività commerciali ed artigianali.

    * Terrenove conta circa 6.500 abitanti (con le contrade di Terrenove, Bambina, Berbarello, Berbaro, Fossarunza, Ponte Fiumarella , Ventrischi, Villapetrosa, Casabianca) e nel suo territorio ricade la zona balneare di Marsala con una spiaggia lunga circa 3 km. Di particolare interesse è la villa Petrosa del XVII secolo e la fiumara del fiune Sossio.

    * Amabilina conta circa 3.500 abitanti (con le contrade di S. Silvestro, Ciancio, Cozzaro, Amabilina, Misilla, Cardilla, Fiumara S. Onofrio).

    In periferia, verso Salemi, sorgono alcune contrade per lo più disabitate nelle aperte campagne: Chitarra, Mamuna, Zizza, Nasco, Buttagana, Capofeto, S. Nicola, Bellusa, Pozzillo, Rinazzo, Rassameli, Roccazzello, Falconiera, Abbadessa, Porcello, S. Ambrogio, Messinello, Giammabella, Pellegrino, Giaccatello, Alfaraggio. Ci sono numerosi bagli e impianti vinicoli.
     
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