Sorge sulla parte più alta della città. In base alle notizie che possediamo, la cima del monte era già fortificata al tempo del tiranno Aggiri.
Si sa che nel luogo era stata edificata una fortezza dai bizantini, sulle cui rovine gli Arabi ne costruirono una nuova, che i Normanni ampliarono e di cui diedero l’investitura a Guglielmo Malaspasano. Menzionata per la prima volta nel 1274, quando “Castrum Philippi” figura nello Statuto Angioino dei castelli siciliani, la fortezza partecipò attivamente alle lotte fra angioini e aragonesi, prima, e fra aragonesi e chiaramontani. Perduta la sua importanza militare nei secoli XVI e XVII, già nel ‘700 era in rovina. Una piccola porta sul lato est consente l’ingresso nella prima torre che, nel piano superiore, riceve luce da una finestra a feritoia, mentre una grande finestra, che si apre sul lato ovest, illumina il piano superiore.
Un portale ad arco ogivale, ai cui lati si aprono finestre a feritoie, immette nella seconda torre, che all’interno presenta una volta ogivale ed i resti di un camino. Uno stupendo panorama permette di ammirare l’Etna, la Valle del Salso a nord e la Valle del Dittaino a sud.